CUNEO - Cuneo, le immagini dei piloni dell'Est-Ovest che avrebbero bisogno di lavori di consolidamento

Ad aprile scade il permesso di costruire, ma alle basse di Stura non c'è traccia di cantieri. Cina (M5S): "I lavori sono urgentissimi"

Silvia Cina indica la sponda erosa dall'acqua

s.m. 04/01/2022 14:42

Nonostante l’inizio dell’anno nuovo non si sono ancora sbloccati i lavori di messa in sicurezza del viadotto Sarti, il ponte dell’Est-Ovest che attraversa la Stura di Demonte. Uno dei piloni di sostegno dell’infrastruttura è insidiato dal processo erosivo praticato dal fiume sulla scarpata e il rischio è che una nuova alluvione - dopo quella dell’ottobre 2020 - vada a minare la sicurezza del ponte. Già all’inizio degli anni Dieci Anas, responsabile del tratto, aveva ritenuto opportuno intervenire con dei lavori di consolidamento, presentando un progetto per la costruzione di una ‘scogliera’ a protezione del pilone 5. Anche un altro pilone (il numero 6), situato lungo il corso del fiume, avrebbe bisogno di un intervento, individuato in una “corona" di pali a protezione delle fondazioni. Nonostante il rilascio del permesso di costruire da parte del Comune di Cuneo (avvenuto del 2013), l’Ente Strade non ha mai provveduto al completamento dell’opera. La scorsa primavera palazzo Civico ha concesso una nuova autorizzazione, in scadenza ad aprile 2022, ma al momento nella zona del Parco Fluviale non ci sono operai.
 
“Originariamente l’Anas aveva presentato due progetti gemelli di consolidamento, uno sul viadotto della Pace e uno sul viadotto Sarti, ma sono stati eseguiti soltanto i primi - spiega la consigliera comunale di minoranza Silvia Cina -. Noi del Movimento Cinque Stelle nel 2018 avevamo risollevato la questione. Il Comune, dopo il crollo del ponte Morandi, si era reso conto di doversi attivare presso l’Anas e nel marzo 2021 l’Anas ha ripresentato il progetto già autorizzato dieci anni prima, ma ad aprile di quest’anno scadranno nuovamente i termini". 
 
Stamane, martedì 4 gennaio, la Cina è stata sul posto, alle basse di Stura, accompagnata alcuni attivisti del Movimento Cinque Stelle, per effettuare un sopralluogo: “Non abbiamo visto cartelli di cantiere e non ci sono indicazioni sui lavori. Abbiamo presentato un’altra interrogazione a dicembre in Comune, ma non ci é stato detto nulla. Dubitiamo fortemente che l’Ente Strade abbia cominciato con gli appalti. Se così non fosse decadrebbe nuovamente la possibilità di portare a termine un lavoro urgentissimo, come constatato da Anas nelle sue stesse relazioni”.

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