CUNEO - Cuneo, lo sferisterio si rimette a nuovo: “Sarà aperto alla città”

Con 600mila euro si prevede di rifare recinzioni e tribuna: il Comune ne stanzierà 100mila. L’idea è di metterlo a disposizione anche per altri sport e cinema all’aperto

Andrea Cascioli 10/12/2023 12:50

Un nuovo sferisterio, ma lì dove già sorge quello vecchio. È l’idea che ispira l’intervento di manutenzione straordinaria dell’impianto cuneese dedicato alla pallapugno, lo storico “Francesco Capello”.
 
Ne hanno parlato in una commissione convocata appositamente l’assessore allo Sport Valter Fantino e il progettista Luca Salvini, incaricato dalla Subalcuneo di mettere a punto il “restauro”. Non sarà una rivoluzione, assicurano. E c’è una notizia in particolare che farà piacere agli ambientalisti: al contrario di quanto si era ipotizzato in un primo tempo, gli alberi non verranno toccati - eccetto uno, cresciuto per caso fuori dal filare, nei pressi della biglietteria. Verrà ricostruita la recinzione perimetrale, realizzata negli anni Cinquanta con una serie di tavole di calcestruzzo che nel tempo si sono rotte o usurate: “La rifaremo con la stessa altezza e con una serie di pannelli prefabbricati” spiega Salvini. La tribuna attuale verrà demolita e sostituita da un prefabbricato in carpenteria metallica, con sette file di gradini: è previsto un ritocco (al ribasso) nella capienza, perché l’eliminazione dei posti in piedi porterà dagli attuali 1200 posti a 980 posti.
 
L’illuminazione del campo oggi si appoggia su cinque torri faro, costruite nei primi anni Duemila: “Sono in posizione non ottimale, perché si trovano davanti alle tribune e causano ingombro visivo. Le sposteremmo alle spalle della nuova tribuna prefabbricata”. A conti fatti l’unica modifica sostanziale riguarderà l’eliminazione degli angoli smussati sul muro perimetrale: “Erano stati realizzati - si pensa - perché forse c’era l’idea di mettere mano alla circolazione e cambiarla. Attualmente, però, la viabilità non se ne avvantaggia. L’eliminazione dello smusso consentirà una sistemazione più comoda durante le partite”.
 
Il costo? È ancora da stimare con esattezza, ma siamo nell’ordine dei 600mila euro. Entro questo budget dovrebbe essere possibile anche mettere mano al fondo del campo: “Al momento non drena più - spiega Salvini, che è appassionato di balon e socio della squadra -. Quando si arriva alla fine della stagione, che è anche il momento di maggior piovosità, si rischia di dover rimandare le partite”. Se i fondi raccolti non dovessero bastare si rinuncerà a qualcosa, pur se a malincuore: l’ipotesi più probabile, in quel caso, è che venga sacrificata una fila della tribuna. L’unica certezza riguarda i contributi del Comune: a disposizione ci sono centomila euro. Ma non uno di più, ammonisce Fantino. Un’altra parte dello stanziamento verrà messo a disposizione da Fondazione CRC, come era stato fatto a suo tempo per il “Pino Mermet” di Alba. Anche la questione delle tempistiche va definita: gli elaborati andranno integrati e presentati alla commissione paesaggio, che dovrà dare il suo benestare. Per questo, al momento, la società non ha ancora contattato un appaltatore: “La speranza sarebbe quella di ‘battere un colpo’ prima dell’inizio della stagione, ma in questo momento non siamo sicuri di poterlo fare” ammette il progettista. Nel caso, come extrema ratio, si valuterà lo spostamento temporaneo in un altro impianto.
 
Replicando alle obiezioni poste in Consiglio comunale, l’assessore fa sapere: “Questo intervento non preclude nulla rispetto all’eventuale spostamento dello sferisterio. La convenzione stipulata con Subalcuneo ha all’interno alcuni articoli che stabiliscono lo scioglimento automatico in caso di trasferimento”. E non sarebbero comunque soldi buttati, aggiunge Fantino, perché la tribuna è smontabile: “Se dopodomani costruiremo lo sferisterio da un’altra parte sarà utilizzabile, così come sarà utilizzabile la rete”.
 
La Subalcuneo non fa mistero di preferire una soluzione che le garantisca la permanenza in centro città, in una sede cara da sempre ai fasti sportivi cuneesi: l’allora piazza Regina Elena fu, tra l’altro, il primo campo da gioco dell’Alta Italia, antenata del Cuneo Calcio. “In questo momento - ricorda Salvini - si gioca molto più che in passato. Ma avere questo impianto in centro a Cuneo è un’ottima occasione per pensare che, oltre alla pallapugno, può starci anche altro”. C’è chi ricorda i tempi ormai lontani in cui lo sferisterio ospitava addirittura concerti, come quelli di Edoardo Bennato e Alan Sorrenti. Oggi sarebbe infattibile, ma c’è la possibilità di organizzare proiezioni all’aperto nella bella stagione. Oltre ad ospitare eventi di altre discipline sportive: “Sul nuovo fondo potrebbero starci due campi da tennis o da beach volley, il terreno è compatibile” assicura l’ideatore del “nuovo” impianto.
 
L’idea raccoglie il plauso dei consiglieri. Luca Paschiero (Crescere Insieme) ricorda che a pochi passi c’è il cinema comunale Monviso: quale ipotesi migliore, per una possibile “partneship” a sfondo cinematografico. “Al contrario di altri colleghi, sono dell’idea che lo sferisterio debba stare lì” afferma l’indipendente di destra Beppe Lauria. D’accordo Serena Garelli di Centro per Cuneo: “Averlo qui è importante anche perché l’impianto è più protetto dai venti rispetto a San Rocco. Avevamo fatto un confronto con il ‘Mermet’ di Alba che è ancora più antico ed è in centro città. Mi auguro che i tempi di realizzazione siano più celeri possibili, sarebbe bello cominciare la nuova stagione con lo sferisterio a posto”.

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