CUNEO - Cuneo-Nizza, i consiglieri all’unisono: ‘Potenziare subito i collegamenti su rotaia con la Francia’

Ordine del giorno unanime in Consiglio comunale. Lauria polemico: ‘Ci sono voluti 20 giorni per lo stato di calamità’. Per Menardi ‘un errore puntare sul Tenda bis’

a.c. 27/10/2020 16:36

 
Tutti uniti e concordi, almeno per una volta. L’ordine del giorno in solidarietà con le popolazioni colpite dall’alluvione del 2 ottobre e per il ripristino della linea ferroviaria Cuneo-Ventimiglia-Nizza mette d’accordo tutti i gruppi dell’assemblea civica di Cuneo (unici a non sottoscriverlo ufficialmente i leghisti, che tuttavia non erano presenti alla votazione).
 
La richiesta più urgente, formulata al governo nazionale e alla Regione Piemonte, riguarda la convocazione di una nuova sessione della Conferenza Intergovernativa con la Francia per risolvere nell’immediato i problemi di accesso dei treni italiani a Tenda e per arrivare in via definitiva a un accordo che garantisca un numero di corse giornaliere “adeguato alle necessità di spostamento dei lavoratori transfrontalieri, dei turisti e delle merci”. Su questo punto, ha precisato il consigliere Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni), i margini di trattativa sembrano essere buoni: “C’è stata un’inversione di rotta molto netta sia da parte delle Ferrovie italiane che della Sncf francese. I francesi sembrano disponibili a un accordo che accollerebbe a loro il 50% dei costi di manutenzione nella parte tra Breil e Vievola”.
 
Anche Beppe Lauria si è detto ottimista circa l’esito positivo della vicenda ora che la rotaia è rimasta l’unica via di collegamento tra la val Roya e l’Italia: “Credo in un esito positivo perché è interesse della Francia risolvere il problema: Macron ha portato in val Roya 110 milioni di euro subito spendibili”. Qui il paragone con quanto realizzato sul versante italiano è a tutto svantaggio nostro, ha osservato Lauria lamentando il disinteresse della politica nazionale: “Due settimane fa all’inaugurazione del nuovo ospedale di Taranto il premier era accompagnato da otto ministri della Repubblica. Noi ne abbiamo visto forse uno soltanto dopo l’alluvione e ci sono voluti venti giorni per ottenere lo stato di calamità naturale”. Stesso rimprovero dal capogruppo del Partito Democratico Carmelo Noto, che ha assicurato: “Abbiamo ottenuto lo stato di calamità ma i finanziamenti non sono sufficienti. L’ordine del giorno è solo il primo atto ufficiale, il capoluogo ha l’onere di rappresentare la voce di un territorio che spesso non riesce a farsi sentire”.
 
Laura Menardi (Grande Cuneo) ha colto l’opportunità per sollecitare l’eventuale nomina di un commissario straordinario per il Tenda, una figura che “sarebbe più che mai utile per interloquire con la Francia”. La consigliera è entrata anche nel merito delle scelte infrastrutturali, ritenendo in particolare che sia stata una scelta sbagliata quella di raddoppiare il tunnel attuale: “Al posto del Tenda bis sarebbe stato più logico realizzare un tunnel più in basso, adeguato alla percorrenza autostradale”.
 
L’ordine del giorno è stato infine approvato con il voto favorevole di tutti i ventisei consiglieri presenti.

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