CUNEO - Cuneo, per il campo abbandonato al Parco della Gioventù la speranza si chiama Palafluviale

A ottobre si presenta il progetto della Cuneoginnastica. Per l’assessore Fantino è interessante, ma servono fondi e autorizzazioni: altrimenti, resta il degrado

Andrea Cascioli 26/09/2025 12:50

È un campo di calcetto che in pochi anni è diventato una terra di nessuno, nell’area del Parco della Gioventù di Cuneo. Difficile notarlo, stretto tra la Casa del Fiume e i campi di allenamento della Freedom, questi ultimi invece gestiti in modo impeccabile. Fino al 2022 anche quell’impianto, pensato per il calcio a sette, viveva di vita propria, curato dall’associazione Cuneo Triathlon di Davide Nerattini che lo aveva preso in gestione dalla Figc, titolare di una concessione trentennale sull’area. Poi, a causa di un pasticcio burocratico, è finito tutto. Il presente è un degrado su cui in estate hanno fatto luce i consiglieri del gruppo Indipendenti: “Non si tratta solo di un campo di calcio abbandonato, dell’erba alta o di uno spogliatoio un po’ fatiscente: abbiamo trovato di tutto. - spiega Paolo Armellini - Atti vandalici, gravi danneggiamenti, spogliatoi devastati e porte da calcio divelte, rifiuti e sporcizia dappertutto con presenza di feci animali e umane”. Poteva finire in un altro modo? Sì. La concessione, varata dalla giunta comunale il 13 luglio 1993 per il terreno che aveva ospitato un campo da rugby, è stata firmata a suo tempo dalla Lega Nazionale Dilettanti della Figc. Si precisava che “la federazione non può cedere ad altri la concessione” ma poteva comunque valersi della collaborazione di altre società per la gestione dell’impianto. Così è stato: ancora nel luglio 2022, la società aveva presentato richiesta di proroga per due anni tenuto conto dell’interruzione delle attività durante il Covid. Proroga che però il Comune non poteva concedere, essendo Figc la concessionaria. Dopo la scadenza, si è sondato l’interessamento di altri soggetti: “Molti di quelli che sono passati ragionavano più di ristorazione che di impiantistica sportiva” dice l’assessore allo Sport Valter Fantino. A maggio 2023 una società di calcio a 5 per non vedenti ha chiesto in uso il campo per gli allenamenti, senza l’utilizzo degli spogliatoi: “Il problema è che l’ufficio legale, interpellato, non ha dato nessuna autorizzazione perché l’impianto è considerato un tutt’uno con gli spogliatoi”. Sempre in quell’anno si era fatto un intervento di ripristino e pulizia ordinaria: “Il divieto di accesso c’è su tutte le strutture, ma è evidente che qualcuno è entrato”. Il campo infatti è tuttora frequentato da gruppi di ragazzi africani che di quando in quando posano i loro zaini appena oltre le reti e giocano al pallone, senza danneggiare nulla e approfittando di uno dei pochi spazi liberi per lo sport. Resta però la trascuratezza generale: “È inaccettabile - tuona il consigliere, autore di un’interpellanza sul tema - che tutto questo accada senza che le istituzioni siano intervenute dal 2022 ad oggi. Bisogna intanto rendere l’area inagibile, ponete termine a questo scempio”“Ci son già state altre situazioni di incuria, la prima soluzione è sempre quella di mettere le transenne per poi magari lasciarle lì tanto tempo” ricorda Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia), facendo anche lui un appello alla giunta: “Bisogna cercare di fare in modo di sistemarla con i pochi mezzi che si hanno, ma al più presto, per permettere di frequentare questi luoghi senza dover pagare per tirare due calci al pallone”. Il problema è che quel campo, con l’annesso spogliatoio, ha bisogno di qualcosa di più di una ristrutturazione. Lo dice chiaro e tondo l’assessore: “L’impiantistica elettrica è totalmente da smantellare e certificare, così come parte dell’impiantistica generale, le gronde pluviali sono da sostituire, i serramenti tutti da cambiare perché le vetrate non sono più in sicurezza. L’ufficio lavori pubblici ci dice che c’è da spendere almeno 100mila euro, se invece si ragiona di rifare tutto la spesa si aggira intorno ai 300mila euro”. Sono tanti soldi e rischiano di essere soldi buttati, in assenza di un progetto: “Non ho intenzione di sprecare denaro su una struttura che ha un giudizio tecnico così grave, - chiarisce Fantino - ma troveremo il modo di bloccare definitivamente gli ingressi come avevamo già provato a fare”. Una speranza c’è ed è legata al Palafluviale, la palestra polivalente che la Cuneoginnastica vorrebbe realizzare valendosi del bando Stars della Fondazione Crc e di una raccolta fondi. Se ne parlerà sabato 4 ottobre alle 18, in una conferenza stampa: “La Cuneoginnastica ha proposto una struttura per la ginnastica ritmica, - conferma l’assessore - devono però arrivare ad avere la copertura finanziaria, per capire se sia di interesse pubblico: potrebbe essere una soluzione interessante”.

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