CUNEO - Cuneo, presentato in Comune un progetto di recupero dei rifugi sotterranei antiaerei della città

Ieri lo storico Sergio Costagli ha effettuato una serie di proposte in Commissione. C'è un'idea anche per i sotterranei del complesso 'Garelli' dove le Brigate Nere torturarono Galimberti

Samuele Mattio 20/02/2019 10:25

Nella serata di ieri, martedì 19 febbraio, nella sala Consiglio del Comune di Cuneo, si sono riunite la VI^ e la III^ commissione per valutare una serie di proposte di recupero di locali storicamente connessi a vicende avvenute durante la Seconda Guerra Mondiale.

Lo storico Sergio Costagli, ha illustrato il suo progetto, frutto di un lavoro al quale hanno partecipato l'assessore Mauro Mantelli, nel contesto della sua delega alla Rigenerazione Urbana e il presidente del Consiglio Comunale Antonino Pittari.  Il percorso dell'ex architetto della Provincia è passato anche per il 'War Museum' di Londra, ubicato nell'antico ospedale psichiatrico di Bethlem, dove Costagli ha trovato documenti preziosi per la sua ricerca. 

Il piano segue due filoni: la prima parte dell'idea è quella di recuperare i sotterranei del Complesso 'Garelli' di Corso Soleri e renderli visitabili dai cuneesi. Alcune stanze dell'edificio erano utilizzate, durante il conflitto bellico, come luoghi di tortura dalle Brigate Nere e, secondo le ricostruzioni storiche, lì fu seviziato Galimberti, prima di essere trasferito e ucciso negli scantinati del palazzo di corso IV Novembre, sede dell'attuale Confartigianato, dove all'epoca aveva base l'Ufficio Politico. 

L'altro progetto, più ambizioso, è quello di recuperare i principali rifugi antiaerei della città, oggi poco noti alla maggioranza dei cuneesi. “Ho frequentato il Liceo Classico, ma non sapevo che sotto di esso ci fosse un Rifugio Antiaereo” ha confermato l'assessore alla Cultura, Cristina Clerico. Nel progetto di Costagli il primo passo sarebbe proprio quello di recuperare lo spazio al di sotto dell'istituto scolastico per farne un museo interattivo, sul modello del Polo del'900 di Torino che lo storico ha recentemente visitato con Mantelli e Pittari. 

I rifugi antiaerei sotto la città degni di interesse storico sono però più di uno: i più grandi si trovano in Discesa Bellavista (lato Stura) e in via della Pieve (lato Gesso) entrambi potevano tenere fino a 1100 persone ciascuno. In  corso Soleri, sotto l'ex Caserma Cantore c'erano 680 posti. Più piccoli, ma non per questo meno interessanti i rifugi situati sotto la Prefettura (300 posti) e sotto la Stazione Ferroviaria (280 posti). Completano il quadro gli spazi sotto il Muncipio e sotto uno stabile di Corso Garibaldi, ' il 'Militarkommadatur'. Secondo Costagli tutti potrebbero essere recuperati e aperti al pubblico realizzando un 'museo diffuso' a tema.

Il progetto è piaciuto ai membri della commissione, ma l'assessore Clerico ha frenato gli entusiasmi: “Ad oggi non siamo in grado di dire che partiremo con questo progetto, che al momento non è ancora definito, domani. Si tratta di un'idea ambiziosa che ad oggi rappresenta un sogno, quello di creare un 'percorso della Memoria' in città”. L'auspicio espresso dai membri dell'Amministrazione presenti (la stessa Clerico e Mantelli) è quello di realizzarlo entro la fine del mandato (2022 n.d.r.).

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