CUNEO - Cuneo rischia di perdere il tempo? “Riattiviamo l’osservatorio meteo a Santa Chiara”

La proposta del consigliere Ugo Sturlese. L’Arpa ora esegue le rilevazioni sul terrazzo della Camera di Commercio, ma i problemi non mancano…

Andrea Cascioli 16/01/2022 19:01

Dopo il “caso” dell’osservatorio astronomico presso il liceo Pellico-Peano, l’occhio di Cuneo verso il cielo che rischia di spegnersi a causa dei nuovi edifici in costruzione (o così, perlomeno, temono alcuni astrofili), a far discutere è un altro osservatorio cittadino, quello meteorologico.
 
Dal 2017 le rilevazioni dell’Arpa nel capoluogo della Granda vengono eseguite nella stazione collocata sul terrazzo della Camera di Commercio. Una soluzione che tuttavia non è esente da problematiche, come ha denunciato il meteorologo Fulvio Romano in un articolo uscito su La Stampa a fine dicembre. A partire dal 20 dello scorso mese, per alcuni giorni, vi è stata una sospensione nella raccolta dei dati meteorologici determinata verosimilmente da un rilievo di dati “fuori misura”. Le temperature rilevate apparivano troppo alte, specie nelle minime, sovrastimate addirittura di un paio di gradi secondo gli esperti.
 
Il problema potrebbe essere legato anche a una questione ambientale, stante la diversità rispetto alla sede che fino al 2016 aveva ospitato la stazione meteo. Il primo osservatorio meteorologico in città - uno dei primi in Italia, peraltro - fu inaugurato nel 1876 nella ex torre campanaria di Santa Chiara, in via Cacciatori delle Alpi. Merito dell’illustre professore del liceo Giovanni Cossavella che fu anche direttore dell’osservatorio fino al 1898 e di cui oggi una targa ricorda le benemerenze. Nel secondo dopoguerra si decise il trasferimento di sede, ma la giunta Menardi, con la consulenza della Società Meteorologica Italiana di Luca Mercalli, decise di riportare il termometro del clima cuneese nella sua antica “casa” nel 1994. Qui la stazione ha continuato a operare fino al 2017 quando si è deciso - di nuovo - di rimetterla in funzione sul terrazzo della Camera di Commercio in via Emanuele Filiberto.
 
Una scelta non priva di conseguenze, a detta dell’esperto, perché la situazione ambientale è ormai molto differente non soltanto da quella del 1951, quando venne effettuato il primo trasloco, ma anche rispetto a quella odierna del pizzo di Cuneo, con scarso traffico e una maggior vicinanza ai due fiumi.
 
Per martedì prossimo (18 gennaio) è stata convocata una riunione della VI Commissione comunale che ha all’esame gli interventi sull’ex chiesa di Santa Chiara e palazzo Soverini. Forse, sostiene il consigliere di Cuneo per i Beni Comuni Ugo Sturlese, quella potrebbe essere la sede adatta per discutere del recupero della cella sull’ex campanile e della ricollocazione dell’osservatorio meteorologico nella sua sede storica. A tal fine il consigliere ha presentato anche un’interpellanza che verrà discussa nella prossima seduta dell’assemblea civica.

Notizie interessanti:

Vedi altro