Nei giorni 22 e 23 febbraio prossimi, nel consiglio comunale a Cuneo si discuterà di “sostegno alla proposta di legge popolare contro la propaganda fascista e nazista (proposta di legge Stazzema)”. L’ordine del giorno che ha come primo firmatario il gruppo di Cuneo Solidale Democratica e che vede come sottoscrittori i gruppi consigliari del Partito Democratico, di Crescere Insieme e del Gruppo Misto di maggioranza, pone l’attenzione sul progetto di legge popolare che ha come promotore il comitato presieduto dal Sindaco della città martire di Stazzema, territorio teatro di una delle più efferate stragi dei nazisti nell’agosto 1994.

 

“L’obiettivo dell’ordine del giorno”, dichiara il gruppo Cuneo Solidale Democratica “è portare a conoscenza, non solo del consiglio comunale ma soprattutto della cittadinanza la proposta che ha come fine la difesa della nostra Costituzione e dei suoi valori, proponendosi di raccogliere 50.000 firme entro il 31 marzo 2021, proprio per presentare la legge in Parlamento”.

 

“A questo proposito - sottolineano gli artefici dell’ordine del giorno - è bene sottolineare come proprio la XII disposizione della Costituzione Italiana reciti: “è vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”, rilevando però che purtroppo, da anni, si assista, impassibili, al proliferare dell’esposizione, anche via social, di simboli che richiamano fascismo e nazismo (e le ultime minacce alla Senatrice a vita Liliana Segre ne sono un triste esempio)”.

 

“La nostra città medaglia d’oro al valor militare per la Resistenza” proseguono i proponenti “non può non far proprie le finalità e i contenuti della legge”, per questo l’ordine del giorno chiede un impegno nel favorire la conoscenza, l’informazione e la raccolta di firme, chiede di convocare il Comitato per i valori della Costituzione nata dalla Resistenza perché si attivino tutte le iniziative possibili utili a favorire la più ampia partecipazione popolare alla raccolta firme, chiede un impegno attivo anche attraverso la comunicazione nella home page del sito del Comune di questa iniziativa ed infine un sollecito al Parlamento perché provveda, in tempi certi, alla discussione e all’approvazione di leggi che vadano nella direzione di quanto previsto dalla legge Stazzema.