CUNEO - Cuneo torna a discutere dell'ospedale unico, ma l'assessore regionale alla Sanità frena: 'Prematuro'

Parla Luigi Icardi: ‘Non siamo contrari, ma il Santa Croce non fa riferimento solo al capoluogo: dovremo dialogare con tutti i sindaci del territorio'

Samuele Mattio 10/09/2019 10:28


“Non siamo contrari alla costruzione di un ospedale unico a Cuneo, ma prima dovremo parlarne. Bene se c'è un indirizzo per scegliere il sito, ma forse è prematuro. Il Santa Croce non fa riferimento solo a Cuneo: dovremo discuterne con tutti i sindaci del territorio”. All’ombra della Bisalta si torna a discutere del nuovo ospedale unico, ma le parole dell’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, ridimensionano il ruolo della Commissione temporanea speciale costituita per presentare al Consiglio comunale un documento di indirizzo sulla collocazione della nuova struttura. “Noi non ne sappiamo niente. Non c’è un disegno, non c’è un progetto, non c’è nulla. Mi fa piacere che vadano avanti nella scelta del sito, ma spero me lo dicano”, afferma ironicamente.

La Commissione è stata convocata per stasera, martedì 10 settembre. All’ordine del giorno c'è un incontro con il CNETO (centro nazionale per l’edilizia e la tecnica ospedaliera), sulla situazione degli ospedali in Italia, le trasformazioni che stanno attraversando, la loro evoluzione e le modalità per gestirli e progettarli.

Nei prossimi giorni è previsto un incontro tra il sindaco di Cuneo, Federico Borgna, e Luigi Icardi, come confermato da quest’ultimo: “Ci incontreremo a breve, probabilmente parleremo anche di questo”. Sulla necessità di un ospedale a Cuneo, Icardi conclude: “La rete ospedaliera piemontese è vecchia. Se andiamo a vedere dovremmo rifare quasi tutte le strutture, compresa quello di Cuneo. Il lavoro da fare è quello di studiare quali sono priorità e modalità sulla base dei fondi disponibili. Non c’è una pregiudiziale a non farlo, ne parleremo con il sindaco e inizieremo a fare qualche ragionamento: tutti gli studi sono già un lavoro fatto nell’eventualità in cui si decidesse di intervenire”.

Nel caso in cui dovesse essere costruito, il nuovo nosocomio dovrà avere le necessità strutturali di un ospedale moderno e hub, cioè riferimento, per tutta la provincia, tra posti letto (almeno 650), dislocazione di reparti e specialità, superficie necessaria, costi (almeno 200 milioni di euro). I due siti su cui la città sta ragionando sono le due attuali sedi dell'ospedale, quella in centro città e il terreno attorno al 'Carle', in frazione Confreria.

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