CUNEO - Cuneo, tutto rimandato per le deleghe ad Enrici: se ne riparla in commissione

Boselli tiene il punto e i capigruppo rinviano la “promozione” del consigliere centrista. Il 2024 comincia con una patata bollente per la maggioranza

Andrea Cascioli 20/12/2023 07:33

Nessun regalo di Natale sotto l’albero per il consigliere di Centro per Cuneo Silvano Enrici: la sospirata delega non è arrivata nell’ultima seduta consiliare dell’anno 2023, come si era ipotizzato.
 
L’esponente centrista, prossimo ai 76 anni (li compirà a febbraio), chiedeva un riconoscimento per la sua ormai più che ventennale militanza sugli scranni di via Roma: una delega alle reti tecnologiche, argomento su cui la sua competenza è apprezzata dai colleghi e dalla giunta. Senonché l’investitura per le vie brevi si è arenata nella conferenza capigruppo, chiesta - e ottenuta - dai suoi nel pomeriggio di martedì. Una convocazione che ha fatto storcere il naso ai capigruppo di opposizione e forse non solo a loro, perché ritenuta irrituale. Lo ha detto chiaro e tondo Beppe Lauria (Indipendenza!) alla ripresa dei lavori consiliari: “Ero assente, perché ho scelto di esserlo. Una conferenza dei capigruppo messa ‘di straforo’, forzando la mano: cosa sarebbe successo se i colleghi non avessero preteso un rinvio?”.
 
Sta di fatto che il rinvio è arrivato, come aveva chiesto a gran voce Giancarlo Boselli di Indipendenti, il primo a sollevare la questione dal punto di vista regolamentare. Nessuna nomina prima di un passaggio nella commissione Statuto e regolamenti, ha tuonato l’esponente dell’opposizione: gli altri capigruppo, compresi i cinque della maggioranza, ne hanno preso atto e hanno deciso all’unanimità di convocare per gennaio una apposita seduta della commissione. In quella sede, spiega il presidente del Consiglio comunale Marco Vernetti, si discuterà di come “circoscrivere i limiti delle competenze del consigliere comunale delegato”. Buon viso a cattivo gioco, da parte della coalizione al governo della città? Forse no, se è vero - come mormora qualcuno - che non tutti in maggioranza sono entusiasti di quella che viene vissuta come una forzatura da parte dei centristi. Sia come sia, il 2024 inizierà con questa “patata bollente”.
 
Boselli intanto segna una tacca e sorride sornione. Lauria ci mette il carico: “Non è nulla di personale contro il collega Enrici, che stimo e di cui ho apprezzato il lavoro, ma credo si sia perso il senso delle istituzioni. Il consiglio è terzo rispetto al sindaco e alla giunta ed è sovrano: questa è una decisione che appartiene al Consiglio comunale, la giunta non c’entra niente”. Noemi Mallone di Fratelli d’Italia interviene, in veste di presidente della commissione Statuto, solo per “tirare le orecchie” ai presenti su una questione procedurale: “Chiedo di essere coinvolta per tempo, quando si tratta della mia commissione”.
 
E l’Osservatorio per la sicurezza urbana? La sindaca Patrizia Manassero aveva annunciato lunedì sera che sarebbero arrivati chiarimenti a riguardo, nella riunione con i capigruppo. Così non è stato, perché il “caso Enrici” ha scalzato l’altro dossier, su cui gli Indipendenti chiedono chiarimenti. L’Osservatorio è stato istituito con una delibera nel giugno scorso e - oltre al sindaco, agli assessori competenti e al comandante della Polizia Municipale - accoglierà un rappresentante delle frazioni nominato in accordo con la consulta, esperti in materia di sicurezza scelti dal sindaco ed eventuali consulenti per le specifiche tematiche. “È previsto che inizi le sue attività entro l’estate” aveva precisato la nota del Comune: “Il decreto di nomina arriverà a brevissimo” ha assicurato la sindaca ancora il mese scorso. Malgrado un primo “giro di tavolo” con i quartieri, però, non se n’è saputo nulla. Anche a questo toccherà mettere mano, una volta smaltiti il panettone e lo spumante.

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