CUNEO - 'Decreto Ponti', ecco il dettaglio degli interventi nella Granda

Tre nuove strutture saranno costruite a Cardè, Monchiero e Clavesana, lavori di messa in sicurezza a Cuneo, Borgo San Dalmazzo, Neive, Montaldo Roero e Pollenzo

Il ponte del 'Ciadel' a Borgo San Dalmazzo

a.d. 19/12/2019 09:23

Come annunciato ieri, mercoledì 18 dicembre, la provincia di Cuneo riceverà 45,3 milioni euro stanziati dal Governo nell’ambito del “Decreto Ponti”, su un totale di 135 milioni di risorse assegnate al Piemonte. Nel dettaglio, al Cuneese sono destinati circa 25 milioni di euro per la costruzione di tre nuovi ponti, oltre ad altri 20 milioni per la messa in sicurezza di altre cinque strutture.
 
Nel dettaglio, i ponti di nuova costruzione riguardano Cardè (18 milioni), il ponte Mulino di Monchiero sul fiume Tanaro (4 milioni) e il ponte Ghigliani a Clavesana (poco più di 3 milioni). A questi si aggiungono i lavori di messa in sicurezza del Viadotto Soleri sul fiume Stura di Demonte nel Comune di Cuneo (11 milioni), del ponte a Pollenzo sul fiume Tanaro (3 milioni), del ponte a Baraccone di Neive sul fiume Tanaro (3,2 milioni), del ponte in ferro del “Ciadel" sul torrente Gesso nel Comune di Borgo San Dalmazzo (2 milioni) e del ponte sulle Rocche Montaldo a Montaldo Roero (1 milione).
 
Grazie alla nostra tenacia - ha commentato il presidente della Regione Alberto Cirio - oggi festeggiamo un risultato importante: abbiamo sbloccato una situazione di notevole criticità per la nostra regione. Siamo particolarmente soddisfatti per il budget destinato al Piemonte, dove storicamente si registrano danni consistenti a causa delle continue calamità atmosferiche e della mancanza di risorse per la manutenzione. Il percorso realizzato per arrivare a questo decreto ha fatto emergere il valore della vicinanza al territorio: sono infatti gli enti locali i veri protagonisti di questo successo, quali depositari della conoscenza di ciò che realmente serve e delle vere priorità, trasmesse poi a noi per fare le giuste pressioni sul governo centrale”.


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