BORGO SAN DALMAZZO - Delegazione israeliana ai Mondiali di mondioring a Borgo, scatta la protesta: "Alcuni collegati all'Idf"

La rassegna si svolge fino a domenica presso lo stadio borgarino. Venerdì annunciato un presidio di protesta: "Vanno esclusi come i russi"

Andrea Dalmasso 08/10/2025 15:22

È iniziato oggi a Borgo San Dalmazzo il Campionato del Mondo FCI di Mondioring. Si tratta di una disciplina cinofila che racchiude in un’unica prova una serie di esercizi che simulano situazioni reali: vi prendono parte spesso gli animali poi impiegati nel soccorso, ma anche quelli che saranno poi destinati a fini militari. Le prove, in programma fino a domenica 12 ottobre, si svolgono presso lo stadio comunale borgarino, a poche centinaia di metri dal Memoriale della Deportazione e dal museo Memo4345, che ricordano la deportazione degli ebrei di cui la stessa Borgo San Dalmazzo fu testimone tra il 1943 e il 1944. A distanza di più di ottant’anni, i fatti di attualità hanno però fatto finire la città al centro di una polemica legata proprio alla partecipazione di una delegazione israeliana. Nell’elenco ufficiale degli iscritti, infatti, figurano sette concorrenti provenienti da Israele, con i rispettivi cani. Una partecipazione che secondo alcune fonti avrebbe portato alla rinuncia di alcuni concorrenti (anche se l’organizzazione, interpellata sull’argomento, smentisce). Di certo la presenza della delegazione israeliana - in una competizione dalla quale sono esclusi i concorrenti russi - ha fatto scattare proteste provenienti da più parti. La mobilitazione, a cui hanno già aderito diverse realtà come Calp di Genova (Collettivo autonomo lavoratori portuali), Potere al Popolo e Usb Piemonte, sfocerà in un presidio all’entrata dello stadio previsto per la giornata di venerdì. “Sarà una protesta pacifica, ci tengo a sottolinearlo”, spiega Alessio Maglione, che oltre a essere portuale del Calp è anche un soccorritore cinofilo. Secondo Maglione "almeno tre dei partecipanti israeliani sono direttamente collegati all’esercito, uno di loro è stato membro dell’Unità cinofila dell’Idf". Se provare la loro effettiva appartenenza ai corpi militari israeliani è molto difficile, scorrendo i loro profili Facebook si possono però trovare fotografie che li ritraggono in divisa militare o imbracciando armi, oltre ad altri contenuti in cui irridono la popolazione palestinese e negano la carestia a Gaza. “Lavoro con i cani da una vita - prosegue Maglione - e ho una visione diversa rispetto a chi li aizza in maniera violenta contro prigionieri, donne e bambini, perchè è questo che fa l’esercito israeliano. Non accetto di vedere i cani sfruttati in questo modo. Noi chiediamo l’esclusione degli israeliani da tutte le competizioni sportive: se accade per i russi, deve valere lo stesso per loro, non è accettabile questa disparità di trattamento”. Secondo quanto ricostruito dal giornalista Marco Grasso in un articolo comparso sull’edizione online de “Il Fatto Quotidiano”, la delegazione israeliana sarebbe in Italia da alcune settimane e, come già accaduto in altre località negli ultimi mesi, le autorità italiane stanno vigilando con discrezione sulla sicurezza della comitiva (anche a Borgo San Dalmazzo si valuta un servizio d’ordine rafforzato per l’occasione). La sindaca Roberta Robbione, che ha sempre rivendicato orgogliosamente il ruolo di Borgo San Dalmazzo negli anni della Resistenza e che è stata tra le principali promotrici del progetto Memo4345, fa sapere di aver appreso della presenza di alcuni partecipanti israeliani solo di recente: il Comune, dal canto suo, ha richiesto la presenza della bandiera della pace allo stadio nei giorni della manifestazione.  La cerimonia di apertura si terrà oggi alle ore 17 presso lo stadio comunale borgarino. Era inizialmente prevista anche una parata inaugurale: in un primo momento i concorrenti israeliani erano stati invitati a non esporre la loro bandiera, poi si è optato per l’annullamento.

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