CUNEO - Dermatite Bovina, Bergesio: “No all’abbattimento indiscriminato, prevenzione e subito impegno sui vaccini”

Il senatore della Lega interviene: "La precauzione è importante ma non possiamo permetterci di perdere gli animali sani, mettendo a repentaglio la sostenibilità economica dei nostri allevamenti"

01/07/2025 09:40

"Non possiamo permettere che la filiera zootecnica italiana, e in particolare l'eccellenza del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano, sia messa in ginocchio dalla Lumpy Skin Disease (LSD), la Dermatite Bovina. La conferma del focolaio nel Mantovano, il primo in Italia dopo i casi in Sardegna, a un passo dall'Emilia-Romagna, è un campanello d'allarme che non possiamo ignorare. E risale al 29 giugno la conferma del primo focolaio in Francia, in un allevamento della Savoia. È il momento di agire con prontezza e razionalità per evitare abbattimenti indiscriminati e garantire un rapido approvvigionamento di vaccini". Lo dichiara il Senatore Giorgio Maria Bergesio (Lega), annunciando di aver depositato l un'interrogazione in Senato per chiedere conto delle misure che il Governo intende adottare. La Dermatite Nodulare Contagiosa, malattia virale dei bovini trasmessa da insetti ematofagi – che, come sottolineato dall'EFSA, non colpisce l'uomo né si trasmette tramite latte o carne – provoca gravi perdite economiche alle aziende, dal calo della produzione di latte fino alla morte degli animali. Le prescrizioni attuali prevedono sigilli agli allevamenti e zone di rispetto con divieto di movimentazione dei bovini e dei liquami in un raggio di 20 chilometri, e sorveglianza in un raggio di 50 chilometri. "La segnalazione in un allevamento mantovano sottolinea l'urgenza di un intervento coordinato e mirato”, prosegue il Senatore Bergesio. Con la sua interrogazione, il Senatore Bergesio chiede impegni concreti su tre fronti cruciali per la salvaguardia del settore, a cominciare dall’appello ad una profonda riflessione sulla prassi degli abbattimenti: “Occorre valutare bene l'abbattimento di animali che non siano infetti. Perché la precauzione è importante ma non possiamo permetterci di perdere gli animali sani, mettendo a repentaglio la sostenibilità economica dei nostri allevamenti”. “È urgente adottare protocolli più mirati e scientificamente fondati, che permettano di distinguere con maggiore precisione gli animali effettivamente a rischio da quelli che, pur trovandosi in aree colpite, non sono portatori di infezioni - prosegue il Senatore della Lega -. Questo approccio sarebbe fondamentale per proteggere il patrimonio zootecnico nazionale e per garantire un futuro più resiliente e sostenibile per il settore”. Poi la necessità di garantire l'approvvigionamento rapido dei vaccini: "La vaccinazione si è dimostrata uno strumento efficace per il controllo della LSD, come avvenuto in altri Paesi europei". Infine: “Occorre aggiornare le linee guida nazionali per la gestione delle emergenze sanitarie: l’emergenza evidenzia la necessità di rivedere e potenziare i protocolli nazionali per la gestione dei focolai epidemici nel settore zootecnico, in modo da essere pronti ad affrontare future crisi sanitarie". "Ho fiducia nella serietà e nella competenza del Ministero della Salute. C'è molta preoccupazione. La zootecnia è il motore trainante della nostra economia agricola e un patrimonio genetico frutto di decenni di selezione - conclude il Senatore Bergesio -. Non possiamo permettere che un'epidemia comprometta questo inestimabile valore”.

c.s.

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