Maggiore sinergia e dialogo sono le parole d’ordine uscite dall’incontro tenutosi oggi presso la Direzione Generale dell’Asl Cn1 a cui hanno preso parte tutti gli attori che ruotano intorno al delicato tema della gestione della disabilità dopo i fatti relativi alla Cooperativa Per Mano. Presenti i rappresentanti di quattro associazioni del territorio: Valter Dorati per il Centro Down Cuneo, Aurora Rubiolo per l’associazione L’Airone, Claudia Pirotti per Aria APS, Roberto Beltritti per associazione Pro Handicap; i rappresentanti dei Consorzi Socio Assistenziali Eleonora Rosso (Unione Montana Valli Mongia Cevetta Langa Cebana e Alta Valle Bormida), Enrico Giraudo (Consorzio Monviso Solidale), Giulia Manassero (Consorzio del Cuneese), Valerio Lantero (Consorzio del Monregalese); i direttori dei Distretti Sanitari Gloria Chiozza, Luigi Domenico Barbero e Gian Luca Saglione; il responsabile della Commissione di Vigilanza sulle strutture Socio Assistenziali Giovanni Corso e il Direttore Generale dell’Asl Cn1 Giuseppe Guerra.
Il direttore generale ha sottolineato l’impegno dell’Asl nella gestione della chiusura delle attività della Coop Per Mano e fornito alle associazioni chiarimenti e approfondimenti sulle modalità di gestione delle ispezioni da parte della Commissione di Vigilanza. Giovanni Corso ha precisato: “Le ispezioni della Commissione di Vigilanza non sono programmate e valutano aspetti igienico sanitari e alimentari; aspetti legati alle norme di sicurezza; aspetti medici e farmacologici così come il progetto educativo integrato degli ospiti, visionando relazioni, colloquiando con il personale e osservando direttamente gli ospiti della struttura. Le ispezioni sono fatte a rotazione e, in caso di segnalazioni, la Commissione si attiva subito”.
Si legge nel comunicato diffuso dall'Asl: "Risulta quindi fondamentale l’apporto delle famiglie che, in caso di dubbi e perplessità sulla gestione, devono fare segnalazioni senza timore; si evidenzia come sia necessario lavorare per garantire il diritto di parola e comunicazione diretta delle persone ospiti delle strutture, cosi che possano esprimere con voce autentica come stanno, come vengono trattati, qual è la loro qualità di vita.
Le associazioni hanno inoltre ribadito l’apprezzamento del sistema provinciale cuneese nella gestione della disabilità, pur sottolineando che occorra lavorare nella direzione della non istituzionalizzazione e di progetti personalizzati che evitino l’abuso farmacologico, la contenzione e garantiscano la libera scelta della persona. Le associazioni hanno chiesto inoltre quali azioni sono previste per migliorare i controlli su tutte le strutture in modo da prevenire il ripetersi di episodi come quelli della Coop Per Mano, dando la loro disponibilità a concorrere a questo miglioramento. Perciò saranno importanti i percorsi attivati con i progetti nell’ambito delle progettualità della Fondazione CRC 'Autonomia e disabilità' e 'Nuova semi-residenzialità' e la promozione di un aggiornamento della normativa in materia, che risulta datata".
"È necessario che tutti gli attori vengano coinvolti – afferma Guerra – ognuno per la propria parte per cercare di offrire la migliore assistenza possibile ai nostri cittadini con disabilità e autismo. Le associazioni, molto attive sul nostro territorio, sono fondamentali come interlocutori tra le famiglie e le istituzioni e devono fungere da campanelli di allarme in grado di portare all’attenzione delle istituzioni le reali difficoltà".
Al termine dell’incontro si è convenuto di ritrovarsi e dare avvio ad un confronto per definire i modi in cui le associazioni svolgeranno il ruolo di “antenne” sul territorio in rapporto stabile con l’Asl e i Consorzi Socio Assistenziali, anche sfruttando l’opportunità sia delle nascenti Case di Comunità sia del Tavolo di Co-progettazione per la disabilità attivo in Provincia dal 2019, patrocinato dalla Fondazione CRC, garantendo la partecipazione costante agli enti pubblici e privati che ne sono componenti.