CUNEO - Duemila manifestanti in corteo per la Palestina a Cuneo (GALLERIA)

“Voi siete la speranza per Gaza” dice un farmacista espatriato con la famiglia, dopo aver perso la casa. Una quarantina le organizzazioni aderenti

Redazione 10/05/2025 20:45

Un fiume di manifestanti parte dall’imbocco di corso Giolitti, attraversando Cuneo in corteo lungo corso Nizza per poi finire in piazza Galimberti. “Facciamo rumore per la Palestina” è lo slogan della mobilitazione, indetta a livello nazionale e sostenuta nella Granda da una quarantina di sigle. Duemila, secondo gli organizzatori, i partecipanti alla manifestazione.
 
“A Gaza è in corso un massacro e il mondo tace. Stop al genocidio”, si legge nel manifesto che annunciava l’iniziativa. I numeri raccontano una strage ininterrotta: 52.600 morti nella striscia di Gaza, che salgono a oltre 60mila considerando i dispersi, molti dei quali probabilmente deceduti sotto le macerie. I bambini sono oltre 17mila. Si aggiungono le uccisioni in Cisgiordania, con 181 bambini morti fra ottobre 2023 e gennaio 2025. Già a inizio anno il 60% delle abitazioni a Gaza erano state distrutte, oltre 290mila unità abitative danneggiate o abbattute: distrutto anche il 60% delle strutture critiche, inclusi ospedali, scuole e infrastrutture idriche. Il 96% delle piccole e medie imprese registra una riduzione di attività, ma anche il 67% dei terreni agricoli a Gaza è compromesso: il 95% del bestiame è perduto e due milioni di persone sono ora in grave insicurezza alimentare, con più di metà popolazione a rischio carestia. È sfollato il 90% della popolazione nella striscia, mentre in Cisgiordania si sono registrati 1.423 attacchi da coloni israeliani.
 
Tra le testimonianze ascoltate a Cuneo c’è quella di un farmacista gazawi, espatriato da Khan Younis insieme alla sua famiglia, grazie al consolato italiano a Gerusalemme, dopo otto mesi sotto le bombe. “La mia casa è stata distrutta a Khan Younis, per questo motivo ci eravamo spostati a Rafah” racconta, ma dopo una settimana “Rafah è stata rasa al suolo interamente”: “Nel silenzio, nell’indifferenza del mondo e di tutti coloro che non vogliono parlare, voi siete la speranza per Gaza. Siete la voce dei bambini di Gaza che sono morti bruciati vivi”.

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