CUNEO - Ecco come potrebbe apparire il nuovo ospedale di Cuneo

Si spinge per il partenariato con i privati, ma il nodo dei costi non è sciolto. Il principio, però, è che chi costruirà la struttura dovrà mantenerla a sue spese

Andrea Cascioli 30/11/2022 15:58

Un’enorme costruzione con ampi spazi verdi in cima, due parcheggi circostanti e il profilo familiare dell’attuale edificio del Carle. Sono le prime immagini, in forma di rendering architettonico, relative al progetto del nuovo ospedale unico di Cuneo.
 
L’occasione per mostrarle al pubblico è la firma del protocollo di intenti nel Centro Incontri della Provincia, alla presenza dell’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi, della sindaco di Cuneo Patrizia Manassero, del direttore generale dell’azienda ospedaliera Santa Croce e Carle Elide Azzan. Insieme a loro hanno illustrato la proposta di partenariato pubblico privato l’architetto Giovanna Perino di Ires e l’avvocato Roberta Zanaboni, che ha valutato l’ipotesi in veste di consulente.
 
La firma del protocollo, ha spiegato Icardi, “è un atto politico che serve a condividere un percorso e degli obiettivi con un intero territorio”. L’assessore ha quindi aggiunto: “Già oggi sappiamo quali siano i contenuti: ai progettisti chiediamo di costruire l’‘involucro’. La prospettiva è quella di un ospedale nuovo ed efficace per almeno 15-20 anni”. Quel che già si sa per certo è che la superficie del nuovo ospedale sarà di circa 112.500 mq per una struttura da 805 posti letto. Riguardo ai tempi di realizzazione, si prevede una durata massima stimata in nove anni: 310 milioni la spesa preventivata, fatte salve le maggiorazioni dovute all’incremento dei costi che ora più che mai - tra rincari di materie prime e inflazione - rappresentano un’incognita.
 
L’altra incognita è legata alle modalità di realizzazione: o interamente pubblica con l’Inail, o in partenariato pubblico privato. A quest’ultima ipotesi fa riferimento la proposta illustrata in Provincia. “Non sappiamo neanche noi quanto costerà il progetto: subirà una serie di verifiche. Se si seguisse il percorso Inail sarebbe diverso” ha chiarito l’avvocato Zanaboni, replicando alle stime avanzate dal consigliere comunale Ugo Sturlese: 50 milioni all’anno per vent’anni, comprensivo del canone annuale e del costo dei servizi di supporto gestiti dal privato. Icardi ha puntualizzato: “Noi chiediamo al territorio di condividere questo percorso. L’ospedale è - e resta - un ospedale pubblico a libero accesso, a prescindere dal fatto che venga realizzato con appalto pubblico o in partenariato”. In merito all’avvio dei lavori, l’assessore ha poi aggiunto: “Mi auguro che arrivino in estate le prime gare per la realizzazione”.
 
 
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