CUNEO - "Estendete la zona trenta a tutta la città"

Riceviamo e pubblichiamo le proposte per la mobilità post-covid delle associazioni ambientaliste di Cuneo

Redazione 20/05/2020 11:58

Le Associazioni ambientaliste Fiab Cuneo Bicingiro - Forum Mobilità Cuneo - Legambiente Cuneo - Pro Natura Cuneo per rilanciare la mobilità in bicicletta per gli spostamenti urbani e il bike to work hanno formulato una serie di proposte precise, fattibili nell’immediato per permettere ai cittadini di tutte le età di usare la bicicletta in modo sicuro e continuativo, per andare al lavoro e a scuola.
 
Itinerari ciclabili di emergenza in sola segnaletica
 
a) Ingressi a Cuneo dai due ponti per unire le frazioni Oltregesso e Oltrestura con l’altopiano: sul viadotto Soleri provvisorio, ma secondo il progetto previsto nel biciplan e sul ponte sul Gesso, stretto e insufficiente, percorso da pedoni e ciclisti.
 
b) Corso Nizza, Corso Giolitti, Corso Vittorio/G. Ferraris, Lungo Stura 24 maggio e Lungo Gesso Giovanni XXIII in progetto, ma ancora non realizzati e in via Savona.
 
- Zona 30 estesa a tutta la città con pittogrammi chiari e visibili sul pavimento stradale anche nelle strade attualmente a Km 50
- Bike lane anche come elemento di raccordo, ovvero di congiunzione, tra due piste ciclabili per permettere gli attraversamenti con maggiore sicurezza
- Itinerari ciclabili di emergenza e bike lane alla rotonda doppia di Borgo San Giuseppe importante snodo per andare a Madonna delle Grazie e al centro commerciale lungo via Savona (zona 30)
- Aumento del numero di portabici e individuare parcheggi per poter lasciare la propria bici in sicurezza: la paura del furto limita l’uso del mezzo
- Aumento di aree pedonali con chiusura al traffico anche di una porzione di strada per permettere l’accesso alle scuole in bici e a piedi
- Strade a doppio senso ciclabile per velocizzare gli spostamenti soprattutto nel centro storico e in Cuneo centro
 
Le azioni che proposte dalle Associazioni sono coerenti con quanto già previsto nel PUMS. L’esigenza di una riorganizzazione urbana che tenga in considerazione la salute dei cittadini ha prodotto cambiamenti in molte città in Italia e in Europa, dove si stanno attuando interventi provvisori, finalizzati ad unico obiettivo: incrementare l’uso della bicicletta e ridare nuovi spazi a pedoni e ciclisti per garantire una mobilità efficiente e con la necessaria garanzia della sicurezza sanitaria.
 
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