CUNEO - Euro 5, Bongioanni: "Bene il decreto, ciò che avevamo chiesto. Ora risolvere definitivamente il problema"

Il capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale: "Cruciale l’appuntamento elettorale di giugno, per poter portare a termine questa battaglia in Regione e in Europa"

Paolo Bongioanni

08/09/2023 11:10

Il vicecoordinatore regionale per il Piemonte di Fratelli d’Italia e capogruppo FdI in Consiglio regionale Paolo Bongioanni commenta il decreto-legge approvato ieri dal Governo, che sospende fino al 1° ottobre 2025 lo stop ai veicoli diesel Euro 5 in 76 Comuni del Piemonte.
 
"Bene il decreto legge che ha scongiurato il blocco e permette fino all’autunno 2025 la libera circolazione dei veicoli diesel Euro 5 su tutto il territorio regionale. È un intervento tempestivo che ha mostrato ancora una volta la concretezza d’intervento del Governo Meloni, e la capacità e velocità di risposta a una nostra richiesta di aiuto. La misura però è temporanea. Il divieto potrà essere reintrodotto già dal 1° ottobre 2024 dai Comuni superiori a 30mila abitanti, i 18 maggiori del territorio regionale fra cui Torino e Cuneo. Di qui a un anno il rischio di blocco si riproporrà dunque per migliaia di cittadini, aziende, artigiani e trasportatori del Piemonte, e quindi il problema potrebbe ripresentarsi".
 
"Fratelli d’Italia - annuncia Bongioanni - sosterrà le misure di incentivo che la Regione Piemonte ha annunciato per il ricambio del parco mezzi e l’uso dei mezzi pubblici. Offriremo il nostro contributo affinché il contenuto dei provvedimenti tenga in massimo conto le proposte concrete arrivate dalle categorie produttive che ogni giorno si confrontano con questo problema e che, come noi, ritengono che dopo il decreto, servano ancora altre azioni. La prospettiva, ovviamente, scavalca il termine dell’attuale legislatura. Diventa così cruciale l’appuntamento elettorale di giugno che rinnoverà la Regione e il Parlamento Europeo, per poter portare a termine questa battaglia in entrambe le sedi e porre fine a provvedimenti ideologici, burocratici e calati dall’alto, di cui pagano le spese migliaia di famiglie, imprese e lavoratori del nostro territorio".

c.s.

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