CUNEO - ''Evitiamo di parlare di 'scuole sicure', le aule sono luoghi di assembramento''

Le proposte di Giovanni Vittorio Pace, segretario regionale del Sindacato Nazionale Autonomo Lavoratori Scuola, per la ripresa delle lezioni in sicurezza

a.d. 13/01/2021 12:32

"I dati dei contagi tra il personale scolastico e tra gli studenti, anche in Piemonte, sono davvero preoccupanti e obbligano a richiedere alle istituzioni l’attuazione di misure efficaci per rendere le nostre scuole davvero sicure”. Si apre così il comunicato diffuso dalla sezione piemontese del Sindacato Nazionale Autonomo Lavoratori Scuola, firmato dal segretario regionale Giovanni Vittorio Pace.
 
Secondo il sindacato le aule scolastiche “sono degli autentici luoghi di assembramento, e non ci sono mascherine che tengano, neppure le FFP2”: “È evidente che dopo qualche ora di esposizione all’aria presente in un’aula scolastica e contenente particelle galleggianti di virus è inevitabile essere colpiti dall’invisibile microrganismo. Evitiamo, perciò, di parlare di ‘Scuole sicure’”. Secondo la sezione piemontese dello SNALS la soluzione giusta per abbassare il rischio di contagi sarebbe dimezzare il numero di alunni all’interno delle singole aule, non invece la popolazione scolastica alternando le classi di settimana in settimana.
 
Oltre alla frequenza mista (metà classe in presenza, metà a distanza, con alternanza ogni due settimane), il sindacato propone la riduzione dell’unità oraria di lezione di almeno 10 minuti per consentire il necessario ricambio di aria, l’uso obbligatorio di mascherine FFP2, la presenza di dispensare con gel igienizzante in ogni aula, la presenza sulle cattedre di pannelli in plexiglas e la misura obbligatoria della temperatura degli alunni sia all’entrata che all’uscita.
 
Solo così - commenta Pace - si potrà parlare di ‘Scuole sicure’ e si potrà ritenere scongiurato il rischio di ulteriori chiusure. Il Governo e i sindacati ad esso più vicini continuano a focalizzare la massima attenzione sui mezzi di trasporto pubblico, ritenendoli ambienti di maggior diffusione del contagio. Si scarica il problema per non imputarlo anche alle scuole, nelle quali invece il contagio si crea a causa degli inevitabili assembramenti”. Lo SNALS, infine, ha già chiesto l’immediata vaccinazione per il personale scolastico e il riconoscimento di una “indennità di rischio biologico”.

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