CUNEO - Ex chiesa di Santa Chiara, entro il 2020 il restauro

La promessa dell’assessore Clerico in Consiglio comunale, dopo un’interpellanza sui danni agli affreschi barocchi provocati dalle infiltrazioni

a.c. 23/07/2019 09:39


“Si è fatto il possibile per evitare che possa essere inficiata la parte più artisticamente rilevante della chiesa”
: risponde così l’assessore Cristina Clerico interrogata sullo stato di salute dell’ex chiesa di Santa Chiara in via Savigliano, che da un po’ di tempo desta più di qualche preoccupazione.

A portare la vicenda in Consiglio comunale è stata la consigliera Maria Laura Risso, esponente della lista civica di maggioranza Centro per Cuneo, con una dettagliata interpellanza in cui si riepilogano tutti i problemi conservativi riscontrati nell’edificio: “La chiesa è in discreta parte ben conservata, anche grazie al restauro effettuato tra il 1996 e il 1998 - riconosce Risso -, ma a causa di un’infiltrazione dal tetto presenta deterioramenti della crosta pittorica degli intonaci e distacco parziale degli intonaci negli zoccoli degli altari laterali”.

È soprattutto sul lato destro che si notano i segni del logoramento provocato dall’umidità: il pennacchio della cupola è interamente rovinato, e presentano danni gravi uno degli affreschi, con scene di vita di Santa Chiara, e un grande riquadro dipinto nella parte alta prima del presbiterio. Molto critica anche la situazione degli affreschi realizzati da Pietro Antonio Pozzo sull’altare laterale destro.

Santa Chiara è stata chiusa in via cautelativa nel 2016, in seguito ad alcuni distacchi di intonaco, “ma non è abbandonata”, assicura l’assessore alla cultura: “Ancora negli anni 2011-2012 si sono visti interventi importanti con la realizzazione di un nuovo manto di copertura che, pur non avendo posto fine all’annoso problema delle infiltrazioni, ci porta ad affermare che la struttura sia tutelata”.

La necessità di un nuovo intervento conservativo, tuttavia, appare evidente anche alla giunta. L’ostacolo a questo riguardo esiste sul piano finanziario: “Lo scorso anno era in programma una mappatura delle problematiche infiltrative. Siamo in attesa di avere a bilancio i fondi necessari per un intervento che sarà costituito nella prima fase da uno studio approfondito e poi dal recupero vero e proprio”.

Soldi permettendo, insomma, si conta di portare a termine il restauro “se non nei prossimi mesi comunque entro il 2020”.

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