CUNEO - Ex Enel, ecco le prime immagini del futuro McDrive e del nuovo Eurospin (GALLERY)

Battibecco in commissione tra Sturlese e i dirigenti del Comune: “Non finisce qui”. Claudio Bongiovanni avanza dubbi sui parcheggi: “Saranno davvero pubblici?”

Andrea Cascioli 05/12/2023 19:55

Quattro lotti funzionali, un nuovo Eurospin, un McDrive e una rotonda: il “pacchetto” dell’ex Enel di Cuneo è stato portato in commissione urbanistica dall’assessore competente Alessandro Spedale, con tanto di rendering su come dovrebbero essere i progetti una volta realizzati.
 
Non sono ancora definitivi, si affretta a precisare l’architetto comunale Ivan Di Giambattista: “La convenzione non è stata abbozzata del tutto. Siamo in fase di confronto e non sappiamo ancora i valori delle opere dei lotti”. La commissione edilizia ha formulato un parere favorevole sul permesso di costruire, condizionato però alle verifiche degli uffici sull’effettivo stato di urbanizzazione delle aree. Il progetto in fase più avanzata è quello che riguarda McDonald’s: “Su questo - fa sapere il funzionario - c’è già uno sviluppo architettonico della proposta”. Assieme al fabbricato dovrebbe essere realizzato un nuovo marciapiede lungo via Pertini. Al secondo lotto, il supermercato Eurospin, è associata la realizzazione di un parcheggio verso corso Francia, insieme al completamento della pista ciclabile. Sul terzo fabbricato - che dovrebbe ospitare uffici - è tutto da definire: sono già previsti però un parcheggio e un’area verde da cedere al Comune. Al Comune, attraverso gli extraoneri, andrà anche una rotatoria realizzata all’incrocio fra corso Francia, via Vecchia di Borgo, via Vignolo e via Entracque.
 
Quella dell’ex Enel, che prima ancora ospitava la sede della Compagnia delle Imprese Elettriche Liguri, è un’area dismessa da tempo, ricorda l’assessore: “Queste aree dismesse sono state finora sotto utilizzate e potranno essere rifunzionalizzate con insediamenti specifici. C’era inoltre una necessità assoluta di bonifica”. Plaude all’operazione, in particolare alla realizzazione della rotonda, il capogruppo di Centro per Cuneo Vincenzo Pellegrino: “È stata voluta dal comitato di quartiere di San Rocco Castagnaretta ed è desiderata da sempre da noi sanrocchesi, perché quello è un incrocio molto pericoloso”.
 
In compenso, alle opposizioni non piacciono gli attuali rendering degli edifici: “Sono molto brutti. - osserva il leghista Valter Bongiovanni - Sembra tutto costruito su un’isola vulcanica, con asfalto nero, e ci sono pochi alberi ad alto fusto. Spero che a lavori ultimati ce ne saranno di più”. Analoghi dubbi riguardano la nuova rotonda: “Mi auguro che non finisca di nuovo con un imbuto, come si è preso il vizio di fare ultimamente: si eviti il disastro che è stato compiuto in via Cesare Pavese, dove probabilmente tornerà il Gabibbo” scherza il consigliere. Il quasi omonimo Claudio Bongiovanni, di Cuneo Mia, pone a sua volta il tema della sostenibilità: “Vogliamo capire cosa succeda in quest’area rispetto, per così dire, al ‘bilancio ambientale’. Non si tratta solo del consumo di suolo: costruendo un McDonald’s, un supermercato e un palazzo pare destinato al terziario, ma che non vorremmo diventasse residenziale, si realizza comunque un consumo di CO2”.
 
Altro interrogativo riguarda i parcheggi: “Quelli ‘a destinazione pubblica’ quando lo saranno, solo mentre il supermercato è chiuso? Se la destinazione è pubblica, dovrebbe esserlo in via esclusiva”. Inoltre, continua il consigliere, “dobbiamo prevedere parcheggi coperti da pannelli solari, come già è obbligatorio fare in Francia sopra un certo numero di stalli”. Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni) rileva che il Comune stesso, in una scheda di verifica, aveva giudicato il progetto “non coerente rispetto al consumo di suolo”: “Sull’intervento in sé si può ragionare, non è dei più drammatici” concede il decano della sinistra civica. Quello che importa, dice, “sono gli aspetti procedurali, che sono francamente gravissimi”: si tratta del piccolo “giallo” legato all’apposizione di un cartello che in un primo tempo indicava “manutenzione straordinaria” e che poi è stato corretto in “manutenzione straordinaria e demolizione fabbricati”.
 
Se n’era parlato in Consiglio, una settimana fa, dove l’assessore ha detto quanto ha ribadito in commissione: tutto in regola con i permessi. “A prescindere dalla dinamica della posa dei cartelli, - ha replicato Di Giambattista - sull’evoluzione dei titoli c’erano state delle CILA che riguardavano l’eliminazione dell’amianto e degli impianti in una prima fase, poi c’è stata una SCIA a cui avevamo risposto, perché avevamo dubbi di carattere procedurale”. Appianati pure quelli, le ruspe sono entrate in azione. Sturlese però continua a credere che un’irregolarità sia stata commessa, anche dopo il battibecco con l’ingegner Massimiliano Galli, dirigente del settore urbanistica, che cercava di convincerlo del contrario: “Questa storia non finisce qui, perché è una grave irregolarità di cui il Comune non ha tenuto alcun conto”.

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