CUNEO - 'Facciamo un passo avanti rispetto alle polemiche sull'acqua'

In una lettera al direttore la presidente dell'Ato 4 Bruna Sibille prova a stemperare il clima 'caldo' creatosi attorno alla gestione del ciclo idrico

11/04/2018 10:05

Riceviamo e pubblichiamo una lettera della presidente dell'Ato 4 Bruna Sibille che, con una lettera indirizzata al direttore, propone 'un passo avanti' dopo le tante polemiche legate alla decisione del 28 marzo scorso sul gestore del servizio idrico integrato della provincia di Cuneo.

Gentile Direttore,
con la presente vorrei proporre un passo avanti rispetto alle polemiche sulla decisione dell’Assemblea del 28 marzo scorso sul futuro gestore del servizio idrico integrato della Provincia di Cuneo. Come ben noto la legislazione vigente impone che l'Ente di Governo dell'Ambito, nel rispetto del piano d'ambito e del principio di unicità della gestione, per ciascun ambito territoriale ottimale, deliberi la forma di gestione fra quelle previste dalla legge. Quindi il gestore unico è obbligatorio per legge e non è possibile proseguire con gli attuali gestori in quanto nella nostra Provincia le concessioni sono tutte scadute nel 2017, con la sola eccezione di MondoAcqua per l’area di Mondovì che ha scadenza nel 2021. 

Tale situazione di contratti scaduti e non rinnovabili ha pertanto determinato l’obbligo e l’urgenza di procedere alla scelta del futuro gestore unico. Senza dubbio in una realtà come quella della Provincia di Cuneo, caratterizzata non soltanto da un territorio molto vasto e variegato ma anche da sensibilità differenti, non è facile trovare soluzioni condivise all’unanimità ed attuabili sotto l’aspetto della legittimità. Ma come in tutte le decisioni che gli amministratori sono tenuti a prendere, dopo una fase di valutazione e discussione occorre procedere ed arrivare al momento della scelta. Il confronto è essenziale ma è altrettanto essenziale pervenire ad una decisione finale al fine di far ripartire gli investimenti nel settore idrico della ns. Provincia e per fare questo è necessario arrivare, in tempi ragionevolmente brevi, ad un Gestore unico d’Ambito che abbia davanti a se un contratto di affidamento a lungo termine. 
 
Di fronte a due posizioni non conciliabili, come quelle espresse nell’assemblea dei sindaci del 28 marzo scorso, è stato inevitabile procedere ad una votazione per far emergere, democraticamente, la volontà prevalente dei Sindaci della Provincia. Il voto, obbligatoriamente ponderato, con il 76,16 % ha nettamente optato per affidare la gestione del ciclo idrico integrato ad una società interamente pubblica “in house”. Detta percentuale sale all’ 85,97 se riferita, come di norma, al numero dei presenti e votanti. I dati e gli elementi di valutazione erano e sono tutti “sul tavolo” a disposizione degli Amministratori del territorio ed in particolare ai componenti della Conferenza d’ambito cui è affidato il collegamento diretto con le aree omogenee mandanti, tutto comunque reperibile sul sito internet dell’ATO. La costruzione del Piano d’Ambito, approvato lo scorso 8 marzo, ha richiesto più di un anno di lavoro tecnico ma anche un confronto e dibattito ampio ed approfondito. La struttura dell’Ato4 continua ad essere a disposizione per ogni concreta esigenza.

Nell’Assemblea del 28 marzo è dunque emerso con assoluta chiarezza l’indirizzo per un gestore interamente pubblico. Democrazia chiede di dare seguito a questa volontà perché, a prescindere dalle posizioni personali, il nostro compito di pubblici amministratori è agire per il superiore bene della collettività provinciale che nell’assemblea sopracitata era ampiamente rappresentata dai Sindaci convenuti. Credo che sia giunto il tempo di lasciare alle spalle le divergenze e lavorare insieme, così che la nascente società che dovrà gestire il ciclo idrico integrato nella nostra Provincia per i prossimi 30 anni risponda al meglio alle necessità del ns. territorio ed alle sfide che lo attendono. 

La Presidente Ato4 – Bruna Sibille

c.s.

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