CUNEO - Fauna selvatica, Ciaburro (FdI): “Approvato emendamento per dare più strumenti alle Regioni”

La nota della parlamentare cuneese: "Una risposta importante e molto attesa da cittadine e attività agricole"

23/12/2022 09:14

"L'emendamento che ha come obiettivo il contenimento della fauna selvatica, approvato dalla Commissione bilancio alla Manovra rappresenta una risposta importante e attesa dai cittadini”
 
A dirlo è Monica Ciaburro - deputato piemontese di Fratelli d’Italia, componente della Commissione agricoltura a Montecitorio -, che prosegue: “Esiste un'emergenza cinghiali non più trascurabile, ce lo dicono i dati, il disagio vissuto dalle persone ed il fatto che ci sono oltre due milioni di cinghiali incontrollati in tutta Italia, che provocano incidenti stradali, distruggono coltivazioni ed invadono in modo sempre più aggressivo le aree abitate dall'uomo. Ricordo che già nel corso della scorsa legislatura la Commissione agricoltura, in pieno governo Draghi, aveva trovato un accordo su un testo di legge per il contenimento della fauna selvatica, sulla base di una proposta di legge di Fratelli d'Italia fortemente voluta da me e dalla collega Caretta”.
 
"La proposta approvata - sottolinea - potenzia l'impianto della legge 157/1992 sul controllo della fauna selvatica che, per l'appunto, è controllo, non attività venatoria, è anche esplicitamente previsto dall'emendamento approvato. Lo strumento principe per queste attività è un articolato che ha ormai trent'anni, e già trent'anni fa parlava di fauna selvatica. Non mi pare - sottolinea Ciaburro - che in questo arco di tempo si siano scatenate le profezie professate in malafede dai colleghi di opposizione. I cinghiali provocano ogni anno 200 milioni di euro di danni all'agricoltura, con incidenti ogni 48 ore, tutto questo deve finire".
 
"Con questa misura - spiega - si danno alle Regioni gli strumenti per intervenire a tutela della sicurezza dei cittadini, chi parla di danni verso orsi, lupi, uccelli e fauna protetta non ha la più pallida idea di cosa parla, perché sono fattispecie che la legge già tutela su un binario totalmente diverso rispetto a quello della fauna selvatica".

c.s.

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