CUNEO - Finalmente Verduno: oggi l’ospedale costato 233 milioni di euro accoglie i primi venti pazienti

Il falansterio diventa covid hospital per tutto il Piemonte, dedicato a coloro che hanno superato la fase critica. Attive 55 camere, di cui 33 operative

Samuele Mattio 30/03/2020 11:16

 
Secondo una recente stima effettuata dai colleghi della Gazzetta d’Alba qualche mese fa, l’ospedale di Verduno è costato circa 233 milioni di euro, di cui 191 provenienti dalle casse pubbliche. Quando ricevette i primi finanziamenti caffè e giornale si pagavano in lire, il Papa era Giovanni Paolo II e l’Italia plaudiva alle imprese sportive di Marco Pantani. Nel 2005 la posa della prima pietra su un terreno franoso ritenuto da molti non edificabile. Risultato? La struttura è stata ‘in costruzione’ fino all’altro ieri e per tenerla su sono stati necessari novecento pali in cemento, senza tener conto delle varie peripezie sui collegamenti stradali: il nosocomio è diventato il simbolo della mala gestione della cosa pubblica in provincia di Cuneo.
 
Tutto questo, almeno oggi, lunedì 30 marzo, passa in sordina: l’ospedale che servirà Alba e Bra accoglie i primi venti pazienti. Come da volontà della Regione il falansterio sarà covid hospital di riferimento del Piemonte per i pazienti che hanno superato la fase più critica di modo da accompagnarli nel percorso finale di guarigione. Al momento sono attive 55 camere, di cui 33 già operative, che a seconda delle esigenze potranno diventare più di 100. Pronta anche un’area di terapia intensiva da 3 posti per le emergenze e 9 posti per la sub-intensiva. L'operatività della struttura ha subito una netta accelerata dopo la nomina di Giovanni Monchiero, commissario ad acta.
 
“La nuova apertura ci permetterà di liberare posti negli altri ospedali del Piemonte e di continuare ad affrontare insieme questa emergenza - ha detto il presidente della Regione Alberto Cirio -. Siamo operativi, l’ospedale è aperto e alcuni medici sono addirittura rientrati dalla pensione per combattere questa battaglia in prima linea".Reperendo personale avremo anche la possibilità di ampliare ad altri piani, abbiamo necessità di garantire cure a tutti i piemontesi”, ha concluso il governatore. 
 
 

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