CUNEO - "Fondamentale rendere subito operativa l'ordinanza sul depopolamento dei cinghiali"

Il commento dei vertici provinciali di Coldiretti: "Evitare di sprecare altro tempo e dare risposte concrete alle nostre imprese"

16/03/2022 10:39

Finalmente al via nuove, specifiche e straordinarie misure per il depopolamento dei cinghiali attraverso regole omogenee da applicare in tutta la Regione per arrivare ad abbattere 50.000 cinghiali e contrastare il diffondersi della Peste Suina Africana in Piemonte, dopo più di due mesi dal primo caso accertato. È il commento di Coldiretti Cuneo alla notizia della nuova Ordinanza firmata ieri sera dal Governatore Alberto Cirio.
 
“Grazie alle nostre sollecitazioni - dichiara Roberto Moncalvo, delegato confederale di Coldiretti Cuneo - e a un nostro costante lavoro di lungo periodo con gli Assessori alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, e all’Agricoltura, Marco Protopapa, si potranno ora attivare tutte quelle specifiche misure straordinarie per arrivare a potenziare le attività di contenimento con azioni straordinarie notturne mediante i più moderni strumenti tecnologici che consentono di agire in sicurezza e con grande efficacia, oltre a riconoscere la possibilità a tutti i proprietari, conduttori di fondi e tutor, abilitati attraverso i corsi già svolti, di installare gabbie per la cattura degli animali fino a rendere indispensabile il controllo sanitario di tutti i capi abbattuti”. “Adesso - aggiunge Fabiano Porcu, direttore di Coldiretti Cuneo - occorre rendere operativa nel più breve tempo possibile l’Ordinanza per evitare di sprecare altro tempo e dare risposte concrete alle nostre imprese”.
 
Il provvedimento ha validità su tutto il territorio regionale, con scadenza il 30 giugno, e prevede - spiega Coldiretti Cuneo - che nella Zona infetta e nella Zona di sorveglianza attiva, nella quale sono ricompresi anche i Comuni cuneesi di Perletto, Pezzolo Valle Uzzone, Castelletto Uzzone e Cortemilia, le azioni di depopolamento dovranno essere attuate immediatamente e con la massima intensità possibile nei tre mesi successivi all’entrata in vigore dell’Ordinanza.
 

c.s.

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