CUNEO - "Fondazioni: il blocco dei dividendi delle banche è frutto di una visione limitata''

Il Programma Operativo appena deliberato dalla Fondazione CRC conferma 20 milioni di euro per progetti ed erogazioni 2021

Redazione 30/10/2020 16:53

Il  Consiglio  Generale  della Fondazione  CRC  ha  deliberato  il  Programma  Operativo  2021,  il  documento  con cui vengono tracciate le linee d’intervento e definite le risorse erogative che verrano messe a disposizione per l’anno successivo. Confermatala quota di 20 milioni di euro per le erogazioni 2021, con l’auspicio che non  sia  necessario attingere al  Fondo  di  stabilizzazione  delle  erogazioni:  un  Fondo,  rafforzato  negli  ultimi anni,che  oggi  ha  una  capienza  di  49  milioni  di  euroea  cui  si  è  già  fatto  ricorso per fronteggiare le conseguenze dell’alluvione di inizio ottobre.
 
Proprio  per  far  fronte  alla  doppia  emergenza  causata  dalla  pandemia  e   dalla  recente  alluvione,   il Programma Operativo 2021 prevede un aumento delle risorse dedicate al settore Salute pubblica, salito al 14%  del  monte  erogativo.
 
La  distribuzione  delle  risorse  sui  diversi  settori  è  esplicitata  nel  documento, disponibile sul sito della Fondazione: il Programma verrà rivisto e aggiornato a inizio 2021 alla luce del nuovo Piano Programmatico Pluriennale 2021-2024, su cui gli Organi della Fondazione stanno lavorando e che verrà chiuso nel mese di dicembre.
 
La  possibilità  di garantire un’attività progettuale ed erogativa in linea con le necessitàdella  comunità provinciale dipende anche dalle decisioni che verranno prese nei prossimi mesi in merito alla distribuzione dei dividendi, attualmente bloccata fino a inizio 2021 come daindicazione della BCE.
 
La Fondazione CRC sta seguendo con particolare attenzione il dibattito nazionale che in queste settimane è cresciuto e coinvolge l’ACRI, le Fondazioni di origine bancaria, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e la BCE.
 
Lo stop generalizzato alla distribuzione didividendi da parte delle banche tiene in conto solo le esigenze di rafforzamento  degli  istituti,  mentre  ignora  le  conseguenze  notevoli  per  i  territori,  su  cui  queste  risorse  in buona  misura  si  riversano,  tramite  gli  investitori  istituzionali  come  le  Fondazioni.  In  momenti  complessi come  questi  occorre  invece,  da  parte  dei  regolatori,  una  visione  ampia,  che  superi  il  proprio  perimetro  di responsabilità,  liberando  la  possibilità  di  distribuzione  dei  dividendi  almeno  nei  casi  di  forte  solidità  degli istituti” commenta Giandomenico Genta, presidente della Fondazione CRC.
 
“La Fondazione fa la sua parte e conferma per il prossimo anno una quota erogativa in linea con le precedenti annualità, con l’auspicio che al più presto sia possibile, attraverso lo sblocco dei dividendi, ottenere le risorse necessarie per intensificare il lavoro di supporto al territorio e di promozione dell’innovazionee programmare al meglio le disponibilità finanziarie per il futuro”.

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