CUNEO - Genetica agricola, Conterno (Cia Cuneo): "Piemonte pronto alla rivoluzione"

Il presidente provinciale dell'organizzazione agricola: "La Regione ottenga il via libera dall'Europa alla ricerca e diffusione in campo"

Claudio Conterno

08/05/2025 15:46

"La Regione Piemonte trovi la forza per andare in Europa a farsi autorizzare l’impiego delle Tecnologie di evoluzione assistita (Tea). Il Piemonte ha le carte in regola per diventare la prima regione italiana nel campo della sperimentazione dei Tea in agricoltura. Bisogna velocizzare e investire, il Veneto e il Friuli hanno puntato sui Piwi, le “viti resistenti ai funghi” ottenute attraverso piante modificate geneticamente, con brevetti privati. In Piemonte c’è spazio per la ricerca pubblica applicata a Tea e somacloni (una tecnica di selezione clonale già applicata) per scrivere il futuro delle produzioni agricole, dal vino al riso, dall’ortofrutta alla carne. La parola d’ordine dev’essere anticipare gli eventi, anziché inseguirli. Contro gli effetti dei cambiamenti climatici, non abbiamo scelta: se non reagiamo, gli agricoltori si troveranno presto tagliati fuori dalle dinamiche dello sviluppo, in balìa delle avversità metereologiche, come degli Ogm americani e delle speculazioni genetiche commerciali. L’abbinamento Tea più somacloni, oltre a contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici, mantiene la tipicità e la varietà produttiva del Piemonte". Così Claudio Conterno, presidente provinciale di Cia Agricoltori italiani di Cuneo, nonché vitivinicoltore langarolo di chiara fama internazionale, lancia l’appello affinchè il Piemonte diventi padrone del proprio destino, spalancando le porte alle più evolute tecnologìe di genome editing a livello mondiale.
 
"Parliamo di nuove biotecnologie agrarie – spiega Conterno - che non hanno nulla a che vedere con gli Organismi geneticamente modificati (Ogm). Il genome editing non presuppone l’inserimento di Dna estraneo mediante geni provenienti da altre specie, ma opera internamente al Dna della pianta, che rimane immutato, assicurando la continuità delle caratteristiche dei prodotti. Si perfeziona il corredo genetico delle piante in maniera simile a quanto avviene in natura, ma con maggior precisione e rapidità, costi minori e più adattabilità alle tipicità dei territori. Se la selezione clonale può condurre a risultati solo nel medio-lungo periodo, le tecniche di evoluzione assistita consentono un miglioramento genetico più veloce, preciso e naturale, in grado di garantire un taglio dei fitofarmaci fino al 70 per cento".
 
Sul piano operativo della ricerca, il presidente di Cia Cuneo indica la strada che conduce a Fondazione Agrion, Università di Torino e Crea: "Bisogna costituire una task force di ricercatori che lavori in rete, su progetti condivisi. Ci aspetta una rivoluzione: selezionare somacloni ricavati dai calli delle viti resistenti alla siccità, rendendoli funzionali alle Tecnologie di evoluzione assistita per decimare i trattamenti chimici nei vigneti, senza agire sulla tipicità delle uve. E lo stesso vale per il riso, che può essere prodotto riducendo al minimo l’irrigazione, cosi come, in modi diversi, si può agire a vantaggio di tutte le altre produzioni agricole. Non possiamo perdere questa occasione, BlackRock come le altre più importanti società di investimento internazionali stanno scommettendo ingenti risorse sulla ricerca. La madre di tutte le sfide è la sostenibilità, non solo ambientale e non certo rappresentabile dal litro di vino dealcolato per ottenere il quale occorrono otto litri d’acqua, un’assurdità, senza contare che per la sua conservazione si è esteso l’uso del dimetildicarbonato, un additivo chimico che fa rimpiangere un bicchiere di vino buono".
 
L’Europa, secondo Conterno, ha voluto forzare la mano su parametri ambientali, senza fornire strumenti per ottenerli, quindi il primo scoglio rimane la normativa europea: "Chiediamo alla Regione Piemonte di essere coraggiosa - rilancia Conterno - e, se necessario, di forzare a sua volta la mano per ottenere l’aggiornamento della legge comunitaria o una deroga che tolga i lacci alla ricerca. Quanto ai finanziamenti, vale la pena investire tutto quanto sarà necessario per raggiungere gli obiettivi scientifici, ragionando non solo a breve, ma a medio e lungo termine, per una banale questione di sopravvivenza".

c.s.

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