CUNEO - Giovani studiosi protagonisti alla Summer School del Cespec in un workshop sul lavoro intellettuale

In mattinata allo Spazio Incontri Fondazione CRC si terrà la quinta sessione seminariale

Redazione 18/09/2020 08:47

Oggi appuntamento dedicato agli studenti al centro dei lavori della Summer School Cespec. Presso la sede universitaria Ex-Mater Amabilis (via Ferraris di Celle, 2), con inizio alle ore 15, è in programma un workshop seminariale dal titolo “Come definire il lavoro intellettuale?” condotto da Raffaele Alberto Ventura, scrittore e giornalista. I lavori odierni si apriranno alle ore 9 presso lo Spazio Incontri Fondazione CRC (via Roma, 15) dove è in programma la quinta sessione seminariale sul tema “Profeti. La guida delle anime e la nuova escatologia”. Ne parleranno Gianluca Cuozzo (Università di Torino) con un intervento su “Escatologia e pensiero ecologico: tra fine della storia e nuovo umanesimo”; padre Tiziano Tosolini (Centro studi asiatici di Osaka) con un intervento su “Post-umanesimo e immortalità”; Giulia Gottardo (Università di Torino) che narrerà di “Forme di sciamanesimo contemporaneo in Amazzonia”. Tutti gli appuntamenti sono gratuiti (fino ad esaurimento posti) previa registrazione all’indirizzo mail centrostudi.cespec@gmail.com o telefonando al numero 338/4719823. Alle attività in presenza farà seguito un ricco calendario di iniziative online, per le quali si invita a visitare il sito www.cespec.it e la pagina facebook del Cespec.
 
Il workshop pomeridiano consiste in un seminario ampiamente dialogato a partire dal­le ricerche di uno studioso di parti­colare rilievo nel dibattito italiano e internazionale. Il tema di quest’anno sarà il significato del lavoro intel­lettuale alla luce degli sviluppi più recenti della società capitalistica. Lo scrittore e giornalista Raffaele Alberto Ventura ha curato una selezione di testi, a partire dai quali gli studenti avvieranno il dibat­tito con dei loro rilievi critici.
 
Gli interventi mattutini, invece, si concentreranno sulla figura del profeta, legata tra­dizionalmente al rapporto tra reli­gione e temporalità, e dunque alla questione delle origini e della fine. Il mondo contemporaneo, forse liberato in parte dall’immaginario religioso tradizionale, ha sostituito alle immagini apocalittiche nuovi im­maginari della fine, immaginari sem­pre più dilaganti che attingono dalla crisi ecologica come dalle paure e dalle incertezze relative alle nuove tecnologie, offrendo speranze di redenzione o minacce di estinzione a seconda dei casi. L’obiettivo della sessione sarà quello di inquadrare il rapporto che il nostro tempo ha con il futuro, elaborando così un’analisi del rapporto tra previsione e spiritualità.
 

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