CUNEO - Giustizia, si valuta lo slittamento delle udienze fino al 31 luglio

Il ‘periodo arancione’ del tribunale penale e civile dovrebbe prevedere la celebrazione da remoto dei processi non rinviati: giudici, pm e avvocati saranno online

a.c. 07/05/2020 12:27

 
Sono allo studio in vista della formale ‘riapertura’ del Tribunale di Cuneo, prevista per il prossimo lunedì 11 maggio, le linee guida che disciplineranno la giustizia nella ‘fase 2’ dell’emergenza coronavirus.
 
Dopo la prima sospensione delle udienze non urgenti decisa il 9 marzo e la successiva proroga in aprile, arriveranno a breve le regole per il cosiddetto ‘periodo arancione’ fino al 31 luglio (data della scadenza dei sei mesi di emergenza sanitaria proclamati dal governo). Per le udienze dibattimentali non cambia nulla: saranno ancora rinviate d’ufficio a data successiva, verosimilmente da settembre in avanti se si deciderà di confermare la tradizionale pausa estiva di agosto. Restano invece ferme le eccezioni già disposte riguardo ai procedimenti a carico di detenuti o di persone sottoposte a misure cautelari: in questo caso toccherà agli imputati o ai loro difensori, se lo desiderano, attivarsi per chiedere la celebrazione del processo.
 
Per i prossimi tre mesi sarà consentita inoltre ai soli giudici togati la fissazione di udienze a porte chiuse che non prevedano la partecipazione di testimoni, consulenti e periti. Si potranno quindi svolgere patteggiamenti, MAP, giudizi abbreviati, pronunce di sentenze di non luogo a procedere per intervenuta prescrizione, incidenti di esecuzione, discussioni finali e in genere le udienze in camera di consiglio. Si dovrà in ogni caso evitare la compresenza in aula di un numero di persone tale da impedirne il distanziamento.
 
Le udienze verranno tenute, laddove possibile, con collegamenti online da remoto. L’imputato, se libero o sottoposto a misure cautelari diverse dalla carcerazione, potrà parteciparvi insieme al proprio difensore recandosi presso il suo studio legale. Per la discussione finale si richiede alle parti di comunicare con almeno una settimana d’anticipo se acconsentano allo svolgimento da remoto.
 
Regole analoghe varranno per i processi civili, dove si prevedono, tenuto conto delle peculiarità di alcuni settori, specifiche linee guida riferite ai contenziosi di lavoro o previdenziali, alle procedure fallimentari o concorsuali, alle esecuzioni, ai contenziosi familiari e a quelli civili ordinari.

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