CUNEO - 'Grazie ai volontari della nostra comunità che si fanno in quattro per portarci la spesa a casa'

Ci scrive un lettrice di Confreria, dove è attivo un servizio di supporto a disabili e anziani. 'Persone eccezionali che sfidano i rischi di cui tutti siamo consapevoli'

Redazione 07/04/2020 08:41

 
Riceviamo e pubblichiamo.
 
Gent.mo Direttore,
 
sono una residente del Comune di Cuneo, nella frazione Confreria,ormai in pensione da circa 10 mesi, purtroppo affetta da una malattia rara autoimmune . Questo non mi ha impedito negli anni di svolgere il mio lavoro, che tra l’altro mi dava piena soddisfazione e mi aiutava ad affrontare con maggiore serenità le mie problematiche.
 
Purtroppo il terribile periodo che stiamo vivendo in questi giorni, per ovvi motivi mi costringe a stare in casa, senza poter uscire neanche per fare l’unica cosa consentita: la spesa.
 
Non le scrivo per raccontarle la mia esperienza, simile purtroppo a tante persone con problematiche mediche, forse anche più invalidanti della mia. Mi sono decisa  a scriverle perché è l’unico mezzo che ho per esprimere la mia gratitudine ai volontari della nostra piccola comunità, che si stanno facendo in quattro per alleviare le difficoltà che tanti devono affrontare in questo periodo, portando la spesa a casa e regalando un sorriso ed una parola di conforto: persone eccezionali che sfidano i rischi di cui siamo tutti consapevoli.
 
Eccezionali sono anche i “ nostri” piccoli negozianti  : la farmacia, la cui titolare si occupa anche di informarci o aggiornarci su notizie utili  e che, purtroppo, a volte qualcuno critica senza alcuna motivazione valida; l’alimentare, la macelleria, il panificio, il tabaccaio/edicolante, sempre disponibili a venire incontro alle nostre necessità.
 
In questo periodo tutti ringraziano il personale sanitario, medici, infermieri, per il lavoro ed il sacrificio che affrontano tutti i giorni, a loro va ovviamente anche il mio ringraziamento e la mia gratitudine, tra loro ci sono anche i medici e gli infermieri del Carle che ormai dal 2005, si prendono cura di me, ritengo però che, con loro, meritano la nostra riconoscenza quanti, in  maniera meno visibile si adoperano per aiutarci, a volte anche quotidianamente, senza mai mostrare insofferenza.
 
Un ultimo ringraziamento va alle persone a me più vicine : mia figlia, che è la mia infermiera personale e mio marito, che per evitarmi ogni possibile rischio di contagio, si sono volontariamente reclusi.
 
La ringrazio per lo spazio che vorrà dedicare a questa mia ed auguro a tutti di superare le difficoltà di questo momento, che sono sicura ci renderanno più forti e forse più solidali e tolleranti verso gli altri.
 
Ai miei ringraziamenti ai volontari si unisce anche mio marito. 
 
Cordialmente,
Antonella  e Gianni
 
Confreria, Volontari

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