CUNEO - Gribaudo (Pd) contro i militari nelle scuole: “Cirio commissariato da FdI”

La deputata borgarina contesta l’iniziativa con le associazioni d’arma, voluta dall’assessore regionale Marrone: “Una destra reazionaria, ideologica e oscurantista”

Redazione 05/11/2023 18:52

“Il Piemonte è la terra di Norberto Bobbio, di Duccio Galimberti, di Cavour, di Einaudi, di Giorgio Bocca, di Piero Gobetti, di Teresa Noce, di Camilla Ravera, di Rita Montagnana e potrei continuare con un lungo elenco. Da profonda patriota riconosco in queste persone, e tante altre, figure essenziali per la costruzione del nostro spirito nazionale, partendo dal nostro territorio. Invece la Regione sceglie di utilizzare fondi pubblici per promuovere “i valori della patria” tramite i militari nelle scuole. Ancora una volta vengono soddisfatti i capricci dell’assessore Marrone e la sua sete propagandistica”, ha affermato Chiara Gribaudo, vicepresidente del PD, in un post sui social.
 
Il riferimento è al progetto “Patres”, vincitore di un bando promosso dall’assessorato regionale alle Politiche Sociali: l’iniziativa porterà i giovani delle scuole a contatto con i “veterani” delle associazioni d'arma, attraverso incontri didattico-culturali con gli studenti delle scuole, ma anche mostre, conferenze, visite a musei, sempre nell’ottica - fa sapere l’assessorato - “di trasmettere i principi, i valori ed i simboli della Patria, quali la bandiera, l’inno nazionale, la storia d’Italia attraverso le sue forze armate ed i corpi armati dello Stato, i doveri verso la Costituzione, il sacrificio dei caduti”.
 
“La domanda è una: ma Cirio conta ancora qualcosa o è stato completamente commissariato da Fratelli d’Italia in vista delle elezioni regionali? Il vero presidente è diventato Maurizio Marrone, espressione della destra reazionaria, ideologica e oscurantista? Perché a quanto pare è così, visto che ogni sua proposta viene accettata supinamente”, chiede l'esponente dem.
 
“Credo che i piemontesi abbiano diritto a sapere chi, ancora per qualche mese, li governa. Così come le ragazze ed i ragazzi delle scuole avrebbero diritto ad un insegnamento diverso, non ad uno spot elettorale fatto con i soldi di tutte e tutti”, conclude la deputata cuneese.

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