CUNEO - I controlli nelle Moschee fanno discutere il Consiglio comunale

Un'interpellanza di Massimo Garnero (FDI) scatena il dibattito. L'assessore alla Polizia Municipale, Olivero: 'Non sono di nostra competenza'

s.m. 18/12/2018 08:47

"Nel marzo di quest'anno è stato arrestato un cittadino marocchino residente a Fossano, mentre a fine novembre è stato fermato a Milano un pericoloso terrorista egiziano che fino a pochi mesi prima era residente a Borgo San Giuseppe”. Così ha esordito Massimo Garnero nel presentare la sua interpellanza sui controlli nelle moschee nel Consiglio comunale di ieri, lunedì 17 dicembre. "Nel maggio di quest'anno è stato inaugurato un centro culturale islamico - ha proseguito l’ex Forza Italia, riferendosi al centro di corso Gramsci -. Interpello l'assessore e il sindaco per sapere se l'Amministrazione viene coinvolta nei controlli, se ne sono stati fatti di ulteriori e se si possa intervenire con il monitoraggio dei frequentatori delle moschee, anche alla ricerca di clandestini”. Il consigliere di minoranza era già intervenuto sul tema lo scorso ottobre.

Siamo consci di quali sono i nostri ruoli e le nostre competenze. Controllare la Moschea non è tra le funzioni della Polizia Municipale, ma della Polizia di Stato. Da parte dei dirigenti della Questura c’è la massima disponibilità a raccogliere le nostre segnalazioni” ha risposto l’assessore alla Polizia Muncipale, Paola Olivero.

A rispondere a Garnero anche la vicesindaco, Patrizia Manassero: “C’è una bozza di accordo su cui sta lavorando il Ministero degli Interni per arrivare a un concordato. Prevede l’avere i locali aperti, l’utilizzo della lingua italiana in buona parte delle preghiere e altro ancora. L’obiettivo mirato è quello di evitare la radicalizzazione”.

Prima dell’intervento dei membri della Giunta, il documento aveva fatto discutere il consesso. Alberto Coggiola (Moderati), rivendicando il suo passato liberale, aveva definito "sacrosanto" il diritto di culto, unendosi "completamente e totalmente" all'interpellanza di Garnero, anche “in tutela dei musulmani moderati”. Luciana Toselli, della Cuneo per i Beni Comuni, non aveva gradito i toni del documento presentato dal consigliere di Fratelli d'Italia: "Diversa la religione islamica dal terrorismo, dobbiamo prepararci perché saranno sempre di più".

"Quando c'era il Msi, negli anni '80 venivo controllato da Sergio Lanteri (scomparso domenica n.d.r.) che era in polizia - aveva detto Beppe Lauria - non c'era nulla di strano. I controlli vanno fatti".

Laura Peano, della Lega Nord: “Nei discorsi delle moschee ci sono discorsi politici, ciò che chiediamo è di monitorare. Non capisco perché queste organizzazioni non vengano controllate”.

“Ieri il ministro degli Interni ha partecipato a una festa con i tifosi del Milan dove era in compagnia di un noto pregiudicato, eppure non sembra interessare. Quest’interpellanza mi puzza di pseudorazzismo” aveva affermato Carmelo Noto, capogruppo del Partito Democratico.

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