CUNEO - 'I francesi boicottano la Cuneo-Ventimiglia!'

L'assessore regionale Balocco fornisce novità sulla situazione: sulla linea in terra francese non saranno installati i sistemi di sicurezza richiesti da Rfi

r.c. 21/03/2018 16:58

Nuove sconfortanti novità per quanto riguarda la questione legata alla linea ferroviaria Cuneo-Ventimiglia: a fornire cattive notizie è stato l'assessore regionale ai Trasporti Francesco Balocco, con un post pubblicato pochi minuti fa sul suo profilo Facebook. E le notizie sono tutt'altro che buone. Il titolare delle deleghe alla viabilità piemontese ha affermato che i francesi "stanno facendo di tutto per boicottare la linea". Di seguito il post integrale con la cronistoria della situazione:
 
"Non sono per niente rassicuranti le notizie che arrivano da SNCF Reseau, la società Francese omologa di RFI, che sta realizzando i lavori di messa in sicurezza della linea Cuneo-Ventimiglia, finanziati dal Governo Italiano. Dopo mesi di chiusura della tratta, che dovrebbe riaprire a maggio, apprendiamo con sorpresa e sconcerto che questa riapertura avverrà senza che sia stato installato il sistema SCMT, sul lato Francese. Il protocollo prevedeva infatti la doppia installazione dei sistemi di sicurezza DAAT (il sistema adottato dalle ferrovie transalpine) sul lato Italiano e SCMT (lo standard RFI) sul lato francese. 
 
Disarmante la motivazione adotta dai tecnici francesi. Non sarebbe disponibile la squadra in grado di verificare il sistema prima di gennaio 2019. Se la notizia fosse confermata sarebbe l’ennesima dimostrazione che i francesi, dopo aver “intascato” i soldi per i lavori, in sfregio alle tempistiche concordate, e dopo aver assicurato per mesi il rispetto del cronoprogramma, stanno facendo di tutto per boicottare la linea. 
 
La conseguenza pratica sarebbe che ovviamente non verrebbero ridotte le limitazioni di velocità a 40 km/h, non sarebbe eliminato l’obbligo del doppio operatore di macchina, vanificando di fatto i lavori svolti. Io voglio pensare che la situazione si risolva e che entro la prossima settimana, questa farsa rientri (abbiamo richiesto che entro il 24 ci sia fornita una risposta scritta sulla questione). Altrimenti credo che non si possa rimanere in silenzio, che il nostro governo non possa rimanere in silenzio e che si convochi subito la CIG (come avevo già richiesto anche sulla questione tunnel stradale), anche perché sul fronte del rinnovo della convenzione l’atteggiamento dei francesi (in questo caso ancora SNCF e governo), dopo le rassicurazioni ricevute, rende tortuosa la strada per il rilancio di questa linea, nonostante gli sforzi della regione e dei territori interessati.

Dopo la mia dura presa di posizione prima della riunione della commissione tecnica che si è riunita a metà febbraio e dalla quale la Regione è stata esclusa per volontà francese (insieme alla PACA che condivide invece le nostre stesse posizioni e alla quale abbiamo scritto), la bozza di convenzione riproposta, non tiene infatti in nessun conto le osservazioni e le richieste da noi presentate. Anche questo non è un bel segnale…".
 

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