CUNEO - I presidi della Granda scrivono a studenti e genitori: ‘‘Ecco perché diciamo no ai doppi turni di lezione’’

Le perplessità dei dirigenti scolastici in una lettera aperta: “In gioco la qualità della vita dei ragazzi. Meglio una settimana in presenza e una a distanza”

Redazione 13/12/2020 19:25

 
Dopo la missiva indirizzata al prefetto di Cuneo, i presidi degli istituti scolastici superiori della Granda tornano a esprimere le proprie perplessità riguardo al ritorno in classe su due turni di lezione (un ingresso alle 8 con uscita alle 14 per una parte delle classi, ed uno alle 10 con uscita alle 16 per l’altra), come deciso dalla Regione Piemonte a partire dal prossimo 7 gennaio.
 
Di seguito riportiamo la lettera aperta a studenti e genitori delle scuole della provincia:
 
Cari Studenti e gentili Genitori,
come presidi delle scuole superiori della Provincia crediamo giusto comunicarVi quanto segue e Vi chiediamo un momento di attenzione.
 
Nei giorni scorsi, come saprete, è stato firmato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che dispone riapertura delle scuole superiori, a partire dal 7 gennaio 2021, per il 75% degli studenti. Nello stesso provvedimento, per il contenimento della diffusione del Covid, vengono introdotte restrizioni sui mezzi di trasporto pubblico che ne limitano la capienza massima al 50% dei posti.
 
La Regione Piemonte, che ha la competenza sui trasporti scolastici, ha elaborato un modello organizzativo del trasporto che prevederà, se adottato, il ricorso obbligato nelle scuole superiori ai doppi turni (primo turno dalle 8 alle 14; secondo turno dalle 10 alle 16).
 
In tutte le sedi, ufficiali ed ufficiose, noi presidi abbiamo espresso (quelle che riteniamo) fondate perplessità.
 
Infatti, ammesso che tutte le tratte di trasporto scolastico (per ciascuno dei mezzi su gomma o su rotaia) possano essere esattamente replicate su tutto il territorio due ore dopo l’orario solito, a nostro avviso affiorano complicazioni, sotto diversi profili, insuperabili.
 
In particolare sul secondo turno: quello dalle 10 alle 16. Che pone problematiche non banali da fronteggiare a carico, prima di tutto, degli studenti (ad esempio, si assume che un ragazzo debba mangiare ogni giorno dopo le 16; diversamente, quando e dove i ragazzi consumeranno il pasto? Chi garantirà che non si creino enormi assembramenti nella pausa pranzo? E un ragazzo che arrivi ogni giorno a casa solo nel tardo pomeriggio quando potrà studiare? Quale sarà la qualità di vita di questi studenti?).
 
Che tipo di itinerario formativo si potrà offrire e pretendere, in queste condizioni?
 
La nostra è una posizione delicata perché c’è già chi, sui giornali, prontamente strumentalizza e titola “Le resistenze fuori luogo della Scuola”, quasi che il destino prossimo delle vite di migliaia di ragazzi dovesse essere accettato a prescindere, quale che sia il modello organizzativo adottato. Senza fiatare. Senza presentare le criticità evidenti e le debolezze della proposta (a fronte di soluzioni alternative del tutto sostenibili).
 
Meriterebbe osservare che molta più discussione ed investimento di pensiero, a livello nazionale e regionale, stanno richiedendo gli impianti sciistici. Ma il discorso si farebbe lungo.
 
A nostro avviso la soluzione ci sarebbe, l’abbiamo presentata in dettaglio ai responsabili regionali e si chiama turno unico.
 
Avremmo infatti auspicato, vista anche la cornice entro la quale si colloca, una didattica modulata a settimane alterne (e a rotazione) tra presenza e distanza: una settimana in presenza per il 50% degli studenti e una settimana a distanza, in avvicendamento e fatte salve, se del caso, le giornate laboratoriali. Riducendo in questo modo il carico sui mezzi, gli assembramenti alle fermate e senza smantellare un’organizzazione oraria e didattica (elaborata secondo i rigorosi protocolli Covid) troppo complessa per essere ripensata (e ripensata bene!) nel ponte natalizio. Una soluzione che non costerebbe un euro in più alle casse dello Stato.
 
Questo abbiamo fatto e questo Vi comunichiamo.
 
Ovviamente siamo dirigenti dello Stato e siamo tenuti all’osservanza della norma e, se la Regione Piemonte delibererà i doppi turni, noi li dovremo adottare, anche se a malincuore. Riteniamo però Vi sia dovuta l’informazione completa di ciò che sta accadendo.
 
Ci è gradita l’occasione per formulare a Voi e ai Vostri cari i migliori auguri per le prossime festività.
 
I presidi delle Scuole Superiori di tutta la Provincia di Cuneo
(seguono le firme in originale)
 
SEGUONO LE FIRME DEI PRESIDI DELLE SCUOLE SUPERIORI CUNEESI:
BOGGETTO Paola preside IISS “P.Cillario Ferrero”-ALBA
BUONGARZONE Roberto preside IIS “G. Govone” - ALBA
CORTESE Paolo preside IIS “Vallauri” - FOSSANO
COUT Valeria preside IIS “L. Einaudi” ALBA
FERRERO Mara preside IIS "G. Baruffi" - CEVA)
GABETTI Bruno preside Liceo "Vasco Beccaria Govone" - MONDOVI
GARELLO Donatella preside IIS Giolitti Bellisario - MONDOVÌ
GERMINI Antonella preside IIS "Umberto I" - ALBA
GIRODENGO Flavio preside IIS DENINA - SALUZZO
MARTINI Luca preside IIS "Arimondi-Eula" - SAVIGLIANO
MASSUCCO Alessandra preside IIS Guala - BRA
MELINO Giacomo preside I.I.S. "Cigna-Baruffi-Garelli" - MONDOVI'
MORETTI Gianluca preside I.I.S. Cravetta-Marconi - SAVIGLIANO
MORETTI Gianluca preside IPS Velso Mucci-BRA
PAROLA Alessandro preside Licei scientifico e classico "Peano-Pellico" - CUNEO
PAROLA Alessandro preside IIS "Bianchi-Virginio" - CUNEO
PASQUALE Alessandra preside Liceo Ancina - FOSSANO
RE Ivan preside ITIS "Delpozzo" - CUNEO
RINAUDO Milva preside IIS "S.Grandis" -CUNEO
ROMEO Paolo preside ITC BONELLI CUNEO
RUBINI Lorenzo preside LICEO Bodoni - SALUZZO
RULFI Mariella preside Liceo statale E. DeAmicis - CUNEO
SCARFI' Francesca preside Liceo "Giolitti-Gandino" - BRA
TUGNOLI Alessandra preside IIS "Soleri Bertoni" - SALUZZO
VENDITTI Patrizia preside IIS Virginio Donadio CUNEO
VIARENGO Anna preside Liceo Scientifico "L. Cocito" - ALBA
ZANNELLA Alessandro preside Istituto magistrale statale "L. da Vinci" - ALBA

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