FOSSANO - I produttori di miele del Piemonte chiedono lo stato di crisi

La Terza commissione della Regione ha accolto in audizione i rappresentanti della cooperativa Piemonte Miele di Fossano

05/05/2025 13:44

La produzione di miele in Piemonte sta vivendo una grave crisi, con un calo di produzione del 200% negli ultimi dieci anni e soffre in particolare per le conseguenze dei mutamenti climatici, dell’acaro-parassita varroa destructor, dell’agricoltura intensiva e della concorrenza di prodotti extraeuropei. Lo hanno riferito, in terza Commissione, presieduta da Claudio Sacchetto, il presidente e il vicepresidente della cooperativa Piemonte Miele Davide Colombo e Riccardo Polide, che ha sede a Fossano, è nata nel 1976 e conta circa 470 aziende associate.
 
Gli auditi hanno chiesto alla Commissione di sostenere la dichiarazione ufficiale dello stato di crisi del settore e di creare un gruppo di lavoro che affronti gli aspetti scientifici per contrastare l’acaro e difendere le produzioni italiane, coinvolgendo anche la grande distribuzione, e una diversa ripartizione dei fondi destinati al comparto produttivo.
 
I rappresentanti di Piemonte Miele hanno inoltre richiamato il loro "Manifesto per il futuro dell’apicoltura", redatto nel 2024 per coinvolgere cittadini, istituzioni, scuole, aziende e organizzazioni di settori diversi per proteggere gli impollinatori e promuovere un cambiamento fattivo nella tutela della biodiversità e dell’ambiente, con particolare attenzione al ruolo dell’apicoltore.
 
A margine della seduta il presidente Sacchetto ha dichiarato “la disponibilità della Commissione a valutare l’adesione al Manifesto e ad approfondire le problematiche del settore, estendendole anche alla Giunta regionale”.
 
Sono intervenuti, per richieste di delucidazioni, i consiglieri Giulia Marro (Avs), Monica Canalis, Emanuela Verzella (Pd), Marco Protopapa (Lega) e Annalisa Beccaria (Fi).
 

c.s.

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