CUNEO - I sindacati “disertano” la nomina, Fondazione CRC pubblica un bando

A fronte del rifiuto di Cgil e Uil di sottostare al nuovo meccanismo delle terne, si cerca ora un consigliere generale “esperto in campo sindacale”

Redazione 25/03/2024 19:05

La Fondazione CRC ha pubblicato oggi, sul proprio sito web, il bando per la selezione del consigliere generale “esperto in campo sindacale”, per il mandato quadriennale 2024-2027. I soggetti interessati possono presentare la propria candidatura entro e non oltre venerdì 5 aprile, secondo le modalità indicate nel bando, disponibile a questa pagina.
 
“Il bando - fa sapere l’ente di palazzo Vitale - è stato deliberato in data odierna in via unanime dal Consiglio Generale della Fondazione CRC in assenza di indicazione, entro la prevista scadenza del 22 marzo, di una terna di nominativi di esperti da parte delle organizzazioni sindacali provinciali più rappresentative”.
 
Cgil e Uil infatti hanno rifiutato al meccanismo della nomina attraverso una terna di candidati, come è stato imposto dal nuovo statuto della Fondazione. Il perché è spiegato in una nota congiunta dei segretari generali di Cgil Cuneo Piertomaso Bergesio e Uil Asti-Cuneo Armando Dagna: in base alla modifica, osservano i sindacalisti, “non sono Cgil, Cisl e Uil a scegliere il proprio rappresentante, ma la scelta della persona viene effettuata dallo stesso organismo in cui tale rappresentanza dovrebbe essere esercitata in maniera autonoma e indipendente”, ovvero il Consiglio Generale uscente.
 
“A due mesi dall’avvio ufficiale della procedura per il rinnovo del Consiglio - aggiungono i due segretari - sono state cambiate le regole, senza che la Presidenza sentisse il bisogno di un confronto preventivo con gli enti designanti e con palese asimmetria di trattamento rispetto a quanto definito per le designazioni espresse da altre associazioni di categoria rappresentative del mondo del lavoro cuneese”. Le terne infatti sono state imposte agli organismi di volontariato, a Confcooperative e all’università, mentre per le altre nomine delle associazioni di categoria (Confartigianato, Coldiretti, Confcommercio e Confindustria) continua a vigere il sistema della nomina diretta.

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