LIMONE PIEMONTE - I sindacati (e i sindaci) protestano contro lo stallo dei lavori del raddoppio del tunnel di Tenda

Distribuiti volantini alle auto di passaggio. Battaglia (Filca Cisl): 'Le tavole rotonde non hanno portato a risultati concreti'

Redazione Cuneodice.it 27/02/2019 10:12

Hanno distribuito volantini alle auto di passaggio per il colle di Tenda per protestare contro lo stallo del cantiere che perdura oramai da quasi due anni (maggio 2017). Il presidio organizzato dalle sigle sindacali Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, per la mattinata di oggi, mercoledì 27 febbraio, dalle ore 10 alle ore 12, all'imbocco del tunnel di Tenda ha lanciato un grido che pare disperato: “Non possiamo più essere presi in giro”. “Siamo qui oggi per tenere alta l'attenzione su quest'ennesima incompiuta. E' importante l'Asti-Cuneo, ma è altrettanto importante il Tenda bis, così come tutte le altre infrastrutture bloccate in provincia di Cuneo, dalla tangenziale di Fossano alla variante di Demonte. Oggi distribuiamo volantini agli automobilisti per raccontare questa storia. Una storia di incontri, riunioni e 'tavole rotonde' che però non hanno mai portato a risultati concreti. C'è bisogno che questi incontri portino finalmente dei frutti, oggi siamo qui per chiedere questo” ha affermato il segretario generale Filca Cisl Cuneo Vincenzo Battaglia.

In loco anche Germana Avena, sindaca di Roccavione e referente del Patto dei Sindaci. Presenti anche il sindaco di Limone Piemonte Angelo Fruttero, quello di Entracque Gian Pietro Pepino, quello di Robilante Massimo Burzi, il consigliere provinciale e sindaco di Roaschia, Bruno Viale. In rappresentanza di Vernante la vicesindaco Loretta Macario.
 
Intanto nell'ultima puntata della telenovela girata in val Vermenagna a fine gennaio è andata in onda una richiesta di parere all'Avvocatura di Stato da parte di Anas. Una delle imprese coinvolte nell'Associazione Temporanea di Imprese capitanata da Edilmaco (arrivata seconda nella gara di appalto e che dovrebbe subentrare all'uscente Grandi Lavori Fincosit) naviga in cattive acque finanziarie e ha chiesto il concordato preventivo per evitare il fallimento. I dubbi dell'ente strade sono sulla procedura di appalto in queste condizioni. Intanto per la ripresa dei lavori non si intravedono spiragli: se l'Avvocatura desse un parere negativo la procedura prevede l'indizione di una nuova gara d'appalto europea, con un ulteriore slittamento della ripresa dei lavori.  


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