SALUZZO - I sindaci del territorio scrivono a Cirio, Robaldo e Gola: "Si riapra la ferrovia Cuneo-Saluzzo-Savigliano"

La lettera firmata dai primi cittadini di Cuneo, Busca, Costigliole, Saluzzo, Manta, Savigliano e Verzuolo: "Nella Granda 500 km di linee inutilizzate, pari al 25% del totale"

09/02/2023 14:27

Nella giornata di mercoledì 8 febbraio, la sindaca di Cuneo Patrizia Manassero ha inviato, insieme ai colleghi di Busca Marco Gallo, di Costigliole Giacomo Nasi, di Manta Paolo Vulcano, di Saluzzo Mauro Calderoni, di Savigliano Antonello Portera e di Verzuolo Giancarlo Panero, una lettera al presidente della Regione Alberto Cirio, al presidente della Provincia Luca Robaldo e al presidente della Camera di Commercio cuneese Mauro Gola in cui il territorio compattamente ribadisce l’importanza di sfruttare linee ferroviarie esistenti e di aprire il confronto fra i diversi livelli istituzionali con una tavola rotonda convocata proprio dalla Regione.
 
La priorità di tutti noi - scrive la prima cittadina di Cuneo - è riportare a pieno regime la linea ferroviaria Cuneo-Saluzzo-Savigliano, anche per il trasporto passeggeri. La Germania riapre 1300 km di tratte soprattutto per le merci, per decongestionare le strade. In Piemonte abbiamo grosso margine, visti i 500 km di linee inutilizzate, pari al 25% del totale. Come richiesto anche dal Consiglio Comunale di Cuneo tramite l’approvazione di un ordine del giorno, ci impegneremo al massimo delle nostre potenzialità per riaprire questa e altre importanti linee di collegamento”.
 
È necessario fare ogni sforzo - aggiungono gli altri sindaci del Cuneese - per sfruttare il patrimonio di linee ferroviarie esistenti, immaginare nuovi scali e collegamenti con terminal e porti”.
 
La riattivazione della tratta Cuneo-Saluzzo-Savigliano - dichiara Antonello Portera - consentirebbe di decongestionare l’ex statale 589 e agevolerebbe lo sviluppo di un efficiente traffico ferroviario a servizio di ben sette località, oltre a Savigliano anche Cuneo, Busca, Costigliole, Manta, Saluzzo e Verzuolo, e di realtà industriali importanti e caratterizzate da elevati volumi, consolidando sempre più il ruolo dello scalo saviglianese come snodo strategico di tutta l’area”.
 
I rappresentanti del quadrante Sud-ovest della Regione, area che vale un quarto del Pil piemontese, allargano il discorso e le prospettive anche al potenziamento dei collegamenti con il porto di Vado Ligure, perché “la Granda - aggiungono - lamenta uno sviluppo infrastrutturale sotto la media regionale che limita il potenziale di crescita dell’area e presenta una bassa accessibilità alle dorsali logistiche”.
 
Le richieste sono a largo raggio e comprendono il potenziamento della ferrovia Cuneo-Ventimiglia, il completamento della Asti-Cuneo, la riapertura del casello di Marene in ingresso e uscita, la messa in sicurezza dei colli della Maddalena e dell’Agnello, la realizzazione di interventi per “snellire” il traffico sull’asse Cuneo-Pinerolo, la cosiddetta “Pedemontana del Monviso”.

c.s.

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