CUNEO - I soldi per l'adeguamento antisismico e antincendio del Santa Croce non arriveranno

Se n'è discusso in Consiglio comunale. Toselli (Cuneo per i Beni Comuni): "I fondi erano a disposizione. La Regione ha deciso di non darli perché si costruirà l'ospedale nuovo per motivi di propaganda"

Luciana Toselli

s.m. 01/02/2022 14:04

“C’erano dei soldi a disposizione e la Regione ha deciso di non darli perché si costruirà l’ospedale nuovo per motivi di propaganda elettorale. Al contrario non si farà la medicina del territorio e si lascerà una struttura fatiscente in centro città”. Così la candidata sindaco a Cuneo Luciana Toselli sul mancato utilizzo dei fondi - circa 32,5 milioni - che il Ministero della Salute aveva messo a disposizione per l’adeguamento antisismico e anticendio dell’ospedale Santa Croce di Cuneo. La Regione Piemonte, con l’assessore alla Sanità Icardi ha deciso di non procedere in quanto l’attuale struttura sanitaria verrà superata dal nuovo Hub che verrà costruito in frazione Confreria. Verranno effettuati interventi strutturali esclusivamente ove necessario.
 
Nel Consiglio comunale di ieri sera, lunedì 31 gennaio, il gruppo Cuneo per i Beni Comuni, con la consigliera Toselli, aveva presentato un ordine del giorno per impegnare il Sindaco Federico Borgna a esercitare un’azione di pressione nei confronti dell’assessorato alla Sanità, spingendolo a rivedere le proprie posizioni. Dopo una breve discussione, nella quale la Toselli ha ribadito la necessità di mettere in sicurezza la struttura, sono stati proposti due emendamenti al documento, uno da Silvia Cina del Movimento Cinque Stelle, l’altro da Luca Pellegrino (Centro per Cuneo) per voce della maggioranza che appoggia il primo cittadino.
 
“La manutenzione degli edifici è importante - ha detto il consigliere, che è anche presidente della commissione speciale creata ad hoc per decidere cosa fare nel quartiere che sarà orfano dell’ospedale -. L’abbiamo sempre ribadito in tutti i documenti sottoscritti in questi anni, anche in quelli che andavano verso un polo unico ospedaliero”. “Si è sempre detto che i livelli di assistenza devono essere di alta qualità - ha proseguito -. Pertanto crediamo sia corretto prevedere, ove necessario,  interventi di manutenzione, anche strutturali”. Di qui la presentazione di un emendamento più “morbido”, ma dopo una rapida conferenza dei capigruppo la Toselli ha deciso di ritirare il documento: “Inutile presentare una delibera annacquata” ha concluso.
 

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