CUNEO - Icardi: "Certi i finanziamenti per i nuovi ospedali di Cuneo e Savigliano". A breve gli appalti per i progetti

L'assessore alla Sanità punta sui fondi Inail, ma non esclude partnership pubblico-privato. Si lavora (anche) sui tempi per evitare "l'effetto Verduno"

Luigi Icardi e Elide Azzan

Samuele Mattio 27/01/2022 13:31

Gli appalti per i progetti dei nuovi ospedali di Cuneo e Saluzzo-Savigliano potrebbero già partire nel giro di un mese. È la notizia emersa questa mattina, giovedì 27 gennaio, durante la presentazione del piano di dimensionamento clinico-gestionale dei nuovi nosocomi della provincia Granda, che ha tenuto conto del contesto e delle contingenze del territorio. Nello Spazio Incontri della Fondazione CRC l’assessore alla Sanità Luigi Icardi ha illustrato ai presenti i piani della Regione Piemonte. “È un giorno molto importante - ha esordito - Stiamo presentando la prospettiva di organizzazione di tutta la provincia, definendo la rete territoriale. Un intervento senza precedenti”.
 
Nell’immaginario collettivo pesano ancora i tanti anni necessari per realizzare l’ospedale di Verduno, ma l’intenzione dell’amministrazione regionale è quella di tagliare i ponti con un modo di operare ritenuto superato: “In passato si costruivano ospedali senza fare valutazioni preventive - ha sottolineato Icardi - Noi siamo partiti da un’analisi del territorio e del contesto normativo”. L’assessore regionale ha anche voluto rassicurare gli stakeholders, spiegando che non ci sono dubbi sul posizionamento dell’ospedale di Cuneo, punto di riferimento per la zona in quanto Hub di II livello: “L’assemblea dei sindaci ha dato il suo benestare, anche grazie al lavoro egregio del presidente della provincia Borgna - ha proseguito - Abbiamo già un sito identificato (l’attuale sede del Carle, in frazione Confreria n.d.r.) idoneo sotto il profilo idraulico e geologico. Non torniamo indietro”.
 
Per l’ospedale di Cuneo è stata programmata una capienza di 696 posti letto, più 109 posti tecnici, mentre per quello di Saluzzo 325 posti più 57 tecnici. A curare il lavoro di programmazione è stato lo studio milanese “AGM project consulting” di Claudio Aruta, che ha illustrato una sintesi del proprio elaborato con la collaborazione degli ingegneri Luca Agostino e Davide Iannuzzi. Al Santa Croce è necessaria una superficie di 115 mila metri quadrati, escluse le centrali e i parcheggi. Qualche numero: le sale di diagnostica saranno 25, le sale operatorie 19, 6 le sale di emodinamica e radiologia interventistica, 6 sale blocco parto, 3 acceleratori per radioterapia, 2 PET-TC e 115 ambulatori. Al nuovo spoke di Saluzzo Savigliano si prevede una superficie di 56.500 metri quadrati con 19 sale di diagnostica, 8 sale operatorie, 2 sale di emodinamica e cardiologia interventistica, 4 sale blocco parto e 34 ambulatori.
 
L’investimento complessivo previsto è da più di 500 milioni di euro, 310 per il capoluogo e 195 per l’ospedale di pianura. “I finanziamenti ci sono. C’è un decreto del presidente del Consiglio dei Ministri del 20 marzo 2021 in cui INAIL mette a disposizione fondi per sei ospedali del Piemonte, Cuneo e Savigliano-Saluzzo compresi”. L’assessore ha poi spiegato il percorso: “Inail comprerebbe il terreno e il progetto, procederebbe alla realizzazione e lo affitterebbe a un canone del 2,6% all’anno". Non sono però escluse le vie di finanziamento pubblico-privato e l'intervento diretto da parte della Regione Piemonte: “Già nel pomeriggio insieme ai direttori sanitari proveremo a identificare lo strumento finanziario che ci darà maggiori garanzie di qualità e di certezza di tempi rapidi”. Dopo l’incontro dovrebbe partire l' iter per l’affidamento dei progetti e gli appalti dovrebbero uscire già nel giro di un mese.
 
Tra gli intervenuti anche Silvia Merlo, presidente della Fondazione Ospedale Santa Croce e Carle, al primo intervento pubblico con i vertici della Sanità: “L’auspicio è che si proceda in modo sicuro - ha spiegato -. Il nostro compito è mantenere un eccellenza che c’è già. Le interlocuzioni con l’assessore Icardi sono state ottime, abbiamo individuato le modalità per avere un ospedale nuovo e di eccellenza, con l'implemento delle tecnologie informatiche”. 
 
All’incontro ha parlato anche Luciano Scalise, direttore della Fondazione Alba Bra: “Siamo un ente privato interessato al bene pubblico, per molti anni siamo stati un caso unico in Italia, ora ci stanno seguendo in tanti - ha affermato -. In momenti di scarsità di risorse avere il sostegno delle comunità di riferimento è fondamentale. Siamo contentissimi della costruzione di due nuovi ospedali a servizio di tutta la comunità provinciale”.
 
Si sono espressi positivamente anche il direttore generale dell’Azienda ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo, Elide Azzan, il direttore generale Asl Cn1, Giuseppe Guerra e quello dell’Asl Cn2 Massimo Veglio, che però ha ammonito sui tempi: “Se un progetto viene realizzato vent’anni dopo rispetto a quando è stato ideato risulta poi decontestualizzato. È importante lavorare su questo”. Presenti tra il pubblico anche i sindaci di Cuneo e Saluzzo, Federico Borgna e Mauro Calderoni.
 

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