Riceviamo e pubblichiamo dalla sezione cuneese del sindacato degli infermieri Nursind.
Il 15 ottobre a Roma gli infermieri manifesteranno così il proprio disagio in piazza del Popolo e Montecitorio. A rivendicare la valorizzazione di una professione bistrattata ci sarà chi ci crede davvero, chi sarà riuscito a liberarsi dagli impegni di lavoro (non è sciopero, non ancora). Per questo, mi rivolgo alla coscienza degli assopiti, a chi è convinto che darsi da fare non serva a nulla. Se si dimentica che ogni conquista ha avuto un costo; se si crede che i diritti vengano "concessi" dall’alto e non siano invece conquiste sindacali, gli infermieri rimarranno costretti in un angolo pieno di ragnatele; un "limbo" professionale indefinito e dal quale oggi risulta difficile uscire. non questa volta.
Maxi schermi uniranno le due piazze della protesta e delle proposte degli infermieri alla politica e al Governo e il rischio che la ragione del distanziamento non sia quella anti-Covid. Per ricordare ai politici le promesse fatte agli infermieri a Montecitorio: “non ci dimenticheremo di voi”. Nella legge di bilancio vogliamo vedere le risorse per la nostra valorizzaIone. Una professione salvavita va giustamente remunerata. A Roma il 15 ottobre Nursind ci sarà a rappresentare le richieste degli infermieri.
NurSind, scende in Piazza per affermare i propri diritti e per continuare la ventennale lotta di riconoscimento e valorizzazione della professione contro il demansionamento, per un'area contrattuale autonoma e il miglioramento delle retribuzioni.
Vi aspettiamo a Roma il 15 Ottobre in Piazza Montecitorio e Piazza del Popolo.
Canetti Davide
Segretario NurSind Cuneo