LIMONE PIEMONTE - "Il 27 giugno Roma e Parigi vengano a chiedere scusa, non a festeggiare"

L'intervento dell'Assemblada Occitana Valades in vista dell'apertura del tunnel del Tenda: "Un giorno importante, ma non cancellerà scandali e prese in giro"

17/06/2025 08:32

Riceviamo e pubblichiamo.
 
Se tutto va bene, il 27 giugno riaprirà dopo cinque anni di chiusura e dodici di lavori la seconda canna del tunnel di Tenda. Per l’occasione è prevista la presenza dei ministri dei Trasporti italiani (Salvini), l'omologo francese Tabarot, il principe di Monaco Alberto e numerose altre autorità. Dopo il vallicidio che la vicenda del Tenda ha rappresentato per le valli Roya e Vermenagna ci auguriamo che le autorità vengano a cospargersi il capo di cenere e non a fare discorsi tipo quello del ministro Salvini in Senato: “Sarà una giornata storica”. Di storico nella vicenda del Tenda ci sono solo i ritardi e le prese in giro subite dai valligiani! Non lo accetteremo, le valli Vermenagna e Roya non lo accetteranno!
 
Il 27 sarà un giorno importante, non lo neghiamo, un giorno di ripartenza ma che non cancellerà gli scandali, i ritardi e le prese in giro! Ci auguriamo che sia una Canossa per i rappresentanti di Roma e Parigi e non l'occasione per una festa o un rimpallo di responsabilità tra differenti schieramenti politici o statali!
 
Ci aspettiamo inoltre che in occasione della riapertura vengano annunciati cospicui ristori alle attività danneggiate dalla vergogna del Tenda e forti incentivi per chi vorrà provare ad aprire nuove attività. Sarebbe il minimo da parte di governi che sono stati sostanzialmente assenti a livello di aiuto alle attività locali.
 
Siamo sempre più convinti che con una vera autonomia delle valli occitane sia da un lato che dall'altro del confine il Tenda sarebbe già riaperto! Siamo convinti che le sovrastrutture e i commissari del commissario del commissariato siano la rovina per le nostre valli! Vogliamo che sulle opere che sono fondamentali per la sopravvivenza delle nostre montagne vengano decise e seguite dal territorio, in nome di una vera autonomia, una vera provincia autonoma occitana! Il centralismo sta uccidendo l'occitania! Per il centralismo siamo un peso! Se fa qualcosa lo fa solo per facilitare la vita alle città! 
 
Ci auguriamo che il dissenso verso questa inutile e umiliante giornata di festeggiamenti si tramuti in uno sventolio di bandiere occitane e volantini dai balconi delle case recanti frasi tipo: questa è terra occitana, autonomia per l'occitania! E altre frasi simili. Non possiamo continuare a farci prendere in giro! Le nostre valli meritano rispetto! Noi vogliamo che decida il territorio! 
 
L'Assemblada Occitana Valades
 

c.s.

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