Astra Cuneo, l’associazione degli autotrasportatori che raduna 450 aziende nel Nordovest, è pronta a scendere in piazza contro il divieto ai mezzi di peso superiore alle 19 tonnellate in val Roya, istituito da cinque sindaci francesi poco meno di un anno fa. La protesta è prevista per venerdì 28 dicembre, quando decine di mezzi pesanti si faranno trovare alle prime luci dell’alba a Ventimiglia per far sentire la loro voce. I tir passeranno solamente nella parte italiana a velocità ridotta, ci sarà un concentramento di mezzi in frazione Trucco di Ventimiglia e di lì partiranno con una carovana fino al confine di Fanghetto.

Diego Pasero, presidente di Astra ha spiegato: “In questi giorni sui giornali è uscito il titolo sull’abbattimento del ‘muro della vergogna’ da qui abbiamo pensato a questa denominazione per la nostra manifestazione ‘Aboliamo il divieto della vergogna’”. “La nostra proposta di mettere un divieto anche sul tratto italiano è caduta nel vuoto - ha proseguito Pasero -, ci dispiace creare disagi ai cittadini, ma abbiamo necessità di protestare contro questa ingiustizia”.

Il segretario di Astra Cuneo, Guido Rossi, ha affermato: “I sindaci della parte ligure si sono schierati immediatamente contro questo divieto, mentre dalla parte cuneese qualcuno ha giocato a fare l’indiano. Anche la Prefettura si è dimostrata nulla sul tema. Noi mettiamo dei soldi per costruire il tunnel di Tenda, ma dall’altra parte c’è un divieto che rende quest'opera inutile”. Rossi, ha poi concluso amaro: “Dall’emissione del divieto si sono svolte tre Conferenze intergovernative e l’argomento non era all’ordine del giorno: Prefetto, Regione e RFI non hanno una strategia comune, è venuta fuori tutta la debolezza italiana". Al tavolo dei relatori era presente anche Aldo Caranta, presidente di Confrartigianato Trasporti.