CUNEO - "Il 4 novembre si commemorino i caduti, non si festeggino fantomatiche vittorie"

L'intervento dell'Assemblada Occitana Valades: "Questa guerra ha provocato la perdita di un'intera generazione nelle nostre valli"

03/11/2025 08:39

Riceviamo e pubblichiamo. Il 4 novembre in Italia è la festa delle forze armate e dell'unità nazionale. Noi de l'Assemblada Occitana Valades non comprendiamo i motivi per cui bisogna festeggiare una “vittoria” che è costata 650 mila morti, l'avvento del fascismo e la seconda guerra mondiale. Comprendiamo invece in modo drammatico come questa guerra abbia provocato la perdita di un'intera generazione nelle nostre valli occitane. Le valli occitane, pur non essendo state coinvolte direttamente negli scontri e nei bombardamenti hanno pagato un prezzo intollerabile in vite umane (ogni paese, ogni frazione ha la sua lapide a ricordo dei caduti, giovani pacifici che molto sovente nulla sapevano delle reali motivazioni delle elite guerrafondaie ma costretti ad andare in una guerra inutile e pericolosa). Le nostre valli in quegli anni hanno inoltrato subito danni economici incommensurabili quali: abbandono delle campagne, mancate riparazioni alle borgate che hanno portato carestia ovunque! Crediamo sia giusto commemorare i caduti ma non vediamo nessun motivo per festeggiare o rendere questo evento un momento patriottico. Anche in alcuni paesi occitani si stanno organizzando eventi e inaugurazioni nazional-patriottici in questa occasione (vedi la panchina tricolore a Valdieri, paese che ha patito oltremodo le conseguenze della prima guerra mondiale). Per noi è incomprensibile.  Le forze armate andrebbero utilizzate per il contrasto del dissesto idrogeologico, per le operazioni di protezione civile e perché no per rafforzare la sanità locale. In questo frangente storico sentiamo invece troppi ululati di guerra. Per noi è inaccettabile. Il 4 novembre si commemorino i caduti, non si festeggino fantomatiche vittorie. Il 4 novembre sia occasione di riflessione su come si possono riformare le forze armate nel 2025 per diventare vere forze di difesa popolare. 
In un frangente storico in cui la sanità locale ha fortissime difficoltà, per usare un eufemismo, crediamo sia necessario investire in questo settore non in nuovi e moderni armamenti da guerra ma dichiarare guerra ai disagi nella sanità. Esprimiamo inoltre forte ammirazione per chi ha scelto l'obiezione di coscienza negli anni passati. Assemblada Occitana Valades

c.s.

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