BORGO SAN DALMAZZO - "Il biodigestore un esempio dell'invadenza delle città nei confronti delle nostre valli"

Riceviamo e pubblichiamo l'intervento dell'Assemblada Occitana Valades: "Si deve avviare una nuova fase di dialogo e ascolto del parere dei Consigli comunali"

20/02/2023 09:03

Riceviamo e pubblichiamo.
 
Noi de l'Assemblada Occitana Valades vogliamo esprimere la nostra contrarietà al metodo usato per la decisione dell'assemblea dell'ACSR sul da farsi in merito al biodigestore di Borgo San Dalmazzo. Non entriamo nel merito dell'utilità o dell'economicità del progetto (su cui comunque nutriamo dei dubbi) ma contestiamo il metodo. Il biodigestore insisterà sul territorio comunale di Borgo San Dalmazzo (comune occitano in base alla legge 482/98) nonostante la contrarietà espressa (a maggioranza) dal consiglio comunale di Borgo in una riunione il giorno precedente l'assemblea del consorzio.
 
Dal comune di Cuneo, fino al giorno del consiglio comunale di Borgo, si era fatto capire che si sarebbe seguito il parere del paese che avrebbe dovuto ospitare l'opera finalizzato allo smaltimento dei rifiuti salvo cambiare idea nel corso dell'assemblea e decidere, risultando determinante al fine dell'approvazione. Segnaliamo la contrarietà della maggioranza dei comuni delle valli Gesso, Vermenagna e Stura.
 
Il Comune di Cuneo, come anche la città metropolitana di Torino, deve portare maggior rispetto dei comuni occitani e avviare una nuova fase di dialogo e ascolto del parere dei consigli comunali, che rappresentano il volere degli Occitani residenti nel comune, senza continuare a prendere decisioni che incidono sui territori montani in base alle sue idee e convenienze politiche.
 
Il biodigestore è solo un esempio dell'invadenza delle città nei confronti delle nostre valli.
 
Assemblada Occitana Valades

c.s.

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