Il blocco alla circolazione dei mezzi diesel Euro 5 in Piemonte, Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna slitta di un anno, scatterà solo 1° ottobre del 2026 e non riguarderà la Granda. È stato infatti approvato l’emendamento della Lega, primo firmatario Riccardo Molinari, al DL Infrastrutture. Lo stop riguarderà solo le città con più di 100 mila abitanti: è questa la modifica che tocca da vicino la provincia di Cuneo, precedentemente coinvolta con il capoluogo e con Alba dal limite di 30 mila abitanti. Decorso il termine del 1° ottobre 2026, le Regioni avranno inoltre maggiore libertà nel decidere il blocco del traffico. Potranno prescindere dall’inserimento della limitazione strutturale alla circolazione degli Euro 5 nei piani di qualità dell’aria, ma dovranno comunque adottare misure che compensino i livelli di inquinamento per raggiungere gli obiettivi vincolanti previsti dall’ordinamento europeo. Secondo i dati comunicati dall’Aci al Corriere della Sera, in Piemonte i veicoli Euro 5 sono 236 mila: nella nostra regione saranno interessate dal blocco solo Torino e Novara. "Un risultato che tutela il diritto alla mobilità di migliaia di famiglie piemontesi e tiene conto della realtà dei nostri territori, dove cambiare auto non è sempre una scelta possibile", ha commentato l'assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi.