ROCCAVIONE - Il caro energia mette in crisi la Cartiera Pirinoli. Legacoop: “Servono interventi”

Lo stabilimento roccavionese con 150 anni di storia, salvato dagli operai dopo il fallimento, deve fronteggiare i rincari: il metano è più che sestuplicato in un anno

a.c. 20/04/2022 11:55

Una storia di successo che nemmeno il fallimento è riuscita a chiudere, ma che ora fronteggia un nemico insidioso: il caro energia. Parliamo della Cartiera Pirinoli di Roccavione, un’eccellenza cuneese anche dal punto di vista lavorativo, dal momento che sono stati i suoi stessi operai, dopo la crisi finanziaria, a rilanciarne il marchio.
 
La fabbrica, fondata nel 1872, è una delle aziende di maggior blasone nel settore cartiero: ancora nel 2000 si collocava tra i primi dieci produttori di cartoncino patinato a livello continentale. Nel giugno 2012, però, una crisi irreversibile si è abbattuta sullo stabilimento, costretto a chiudere i battenti. Saranno gli ex dipendenti a rilevarlo nel 2015, costituendosi in società cooperativa con l’aiuto di Legacoop. Oggi la Cartiera è tornata a macinare utili e premi: nel 2019, ad esempio, era arrivato quello di “Ambientalisti dell’anno” conferito da Legambiente e dal mensile “La Nuova Ecologia” per le encomiabili performance energetiche. Lo stabilimento recupera acqua per il 95% dal ciclo produttivo, l’elettricità deriva da un impianto di cogenerazione che immette in rete 24.000 KW al giorno, il 100% dei fanghi di depurazione si riutilizza, oltre l’80% delle fibre proviene dalla differenziata. Il tutto con un fatturato che ha toccato i 43 milioni nel 2021, salvaguardando novanta posti di lavoro.
 
Esempi virtuosi per il mondo del lavoro, ma segnati dalla crisi energetica in corso. Lo stabilimento produce 7 mila tonnellate di cartoncino all’anno e la spesa mensile di metano per farlo funzionare è lievitata a 2,5 milioni, contro i 380 mila euro di appena 12 mesi fa. Più di sei volte tanto: il presidente della cooperativa, Silvano Carletto, spiega che l’azienda non riesce a far quadrare i conti pur avendo rivisto al rialzo i listini. Ora si attendono gli effetti che potrebbe avere il decreto del governo, ma la preoccupazione è palpabile.
 
“Già da inizio anno abbiamo lanciato l’allarme per l’aumento dei costi delle materie prime e dell'energia che con lo scoppio della guerra in Ucraina è ulteriormente peggiorato e che sta mettendo a rischio la stabilità anche di imprese consolidate come la cartiera Pirinoli” dichiara il presidente di Legacoop Piemonte Dimitri Buzio.
 
Ai tavoli ministeriali Legacoop Piemonte ha ribadito l’importanza di ottenere interventi e misure concrete, per non vanificare le opportunità offerte dal Pnrr dopo due anni di pandemia: “Sempre come Legacoop - conclude Buzio - abbiamo cercato di mettere in campo alcune iniziative per aiutare le nostre imprese come le convenzione con CCFS e Nova Aeg per offrire alle cooperative approvigionamenti di gas ed energia a condizioni vantaggiose o il fondo stanziato da Coopfond per sostenere le spese legate al caro energia”.

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