CUNEO - Il Comune di Cuneo annuncia di voler recuperare Villa Invernizzi, ma non convince la minoranza

Comunicata una variante al PEC, ma la villa simbolo della Resistenza è nella morsa dell'incuria: ''Così rischia di subire danni irreparabili''

s.m. 27/10/2020 15:53

“È in corso la redazione di una variante al PEC di Villa Invernizzi. La sua riqualificazione sarà, nelle prossime settimane e mesi, uno dei temi principali nelle commissioni e nei consigli comunali”. 
 
Così, nel Consiglio comunale di ieri, lunedì 26 ottobre, l’assessore all’Urbanistica del Comune di Cuneo, Luca Serale, ha risposto a un’interrogazione del consigliere di minoranza Ugo Sturlese che chiedeva conto della situazione dell’immobile di via Ettore Rosa. 
 
“Il tema è stato al centro di uno degli ultimi incontri che abbiamo avuto con il Comitato di Quartiere – ha proseguito l’assessore –. Nello scorso gennaio, hanno dettato alcuni punti su cui volevano fosse rifondato il nuovo PEC, tra cui anche un focus sulla villa: questi sono stati immediatamente trasmessi alla proprietà”.
 
Non è un mistero che sotto l’amministrazione del sindaco Alberto Valmaggia l’intenzione del Comune era quella di abbattere la villa in stile liberty per allargare via Arnaud, congiungerla con via Dante Livio Bianco e allargare via Ettore Rosa, per farla diventare una strada di scorrimento a due corsie. 
 
Nel 2011 palazzo civico ha dovuto abbandonare il progetto, perché la Sovrintendenza ha ritenuto il bene di ‘interesse storico’, ma da allora nulla è stato fatto per la manutenzione dell’edificio. La casa, luogo simbolo della Resistenza cuneese, era punto di riferimento e di approvvigionamento per le formazioni partigiane. Inoltre, durante la battaglia per la liberazione di Cuneo, ospitò il comando militare della quinta zona e le missioni militari alleate.
 
Durante il dibattito Serale ha confermato che negli ultimi mesi non è stato effettuato nessun rilievo dai tecnici del Comune, ma ha garantito: “Non mancheremo di intervenire”. Una delle proposte del Comitato di Quartiere Cuneo Nuova è quella di farne la propria sede.
 
Il timore della minoranza di Cuneo per i Beni Comuni è che l’edificio, già fatiscente, possa essere definitivamente compromesso a causa dell’incuria. La risposta dell’assessore Serale non ha infatti convinto Sturlese. “Già nei giorni precedenti il Consiglio ero stato negli uffici del Comune e una funzionaria mi aveva risposto che il Comune non si occupa della manutenzione perché questi ha una proprietà “fittizia” (l’immobile è in comunione tra palazzo Civico e un privato n.d.r.), - ha detto il leader della sinistra cittadina -, ma la manutenzione sarà pure in capo a qualcuno, a maggior ragione se c’è un vincolo della Sovrintendenza ai Beni Culturali”.
 
“L’immobile rischia di subire danni irreparabili, per questo motivo nelle prossime settimane ci muoveremo con il Comitato di Quartiere, l’Anpi e le associazioni ambientaliste per una mobilitazione che possa attirare l’attenzione dell’opinione pubbica”, ha concluso Sturlese.

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