CUNEO - Il Coni taglia fuori Cuneo dalle Olimpiadi 2026 (per ora)

Il Comitato Olimpico premia l'asse Torino-Milano, ma la nostra provincia potrebbe ospitare le gare di due specialità. Servirà un 'lavoro di squadra'

Samuele Mattio 29/03/2018 14:46

Il Coni ha indicato (con sorpresa di molti) la candidatura congiunta di Milano e Torino per le Olimpiadi invernali 2026, tagliando fuori la provincia di Cuneo. Con una lettera al Cio, in ottemperanza alla scadenza formale indicata dal comitato olimpico internazionale, il Coni ha informato di voler proseguire nella fase di dialogo già avviata nei mesi scorsi in seguito all’invito del Cio ricevuto il 29 settembre 2017. Nella stessa missiva è chiaramente indicato che il Coni resta in attesa della formazione del nuovo Esecutivo al quale sottoporrà uno studio di fattibilità già realizzato ad inizio del 2018, per una valutazione complessiva dell’intero progetto.

Il Comitato Olimpico Italiano ha poi ricordato che la Fase di Dialogo prevede una collaborazione tra il Coni stesso, le Città e il Cio per verificare la miglior soluzione che si adatti alle esigenze del paese, considerando la possibilità di allargare anche ad altri territori eventuali soluzioni per le differenti competizioni olimpiche. Tradotto: al momento la Provincia di Cuneo è tagliata fuori, ma non è detto che possa essere coinvolta in una seconda fase, nella quale sarà importante l'interessamento dei parlamentari della Granda.

Solo tre giorni fa, lunedì 26 marzo, il Consiglio provinciale cuneese aveva approvato un ordine del giorno a sostegno alla candidatura di Torino 2026 quale sede delle Olimpiadi e Paraolimpiadi Invernali. Il documento, già approvato dai Consigli comunali di Cuneo, Saluzzo e Mondovì, prevederebbe il coinvolgimento delle aree montane nei comprensori alpini del Piemonte sud-ovest in provincia di Cuneo per due nuove specialità (sci alpinismo e slittino su sentieri naturali) che diventerebbero olimpiche ai Giochi del 2026. Il condizionale è d'obbligo.

In ogni caso la notizia non è da leggere in maniera positiva per Cuneo e la Granda. L'asse tra Milano e Torino rischia di oscurare lo stesso capoluogo sabaudo, figuriamoci il ruolo che potrà esercitare la nostra provincia in uno scenario così ampio. Da oggi le valli di tutto il nord Italia metteranno in campo tutte le loro forze per diventare sede di almeno una gara olimpica e la Granda rischia di essere tagliata fuori dalla decisione del Coni. L'unica cosa positiva è che al momento i dati su cui basarsi sono pochi e non vi sono progetti chiari, l'unica cosa certa è che servirà un grande 'lavoro di squadra' per portare le Olimpiadi a Cuneo. Le premesse non sono le migliori.

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