CUNEO - Il Duomo di Cuneo torna alla luce: conclusi i lavori per la nuova illuminazione

Stamane l’inaugurazione, ma non si escludono altri restauri. La cattedrale verrà riaperta ai fedeli nel sabato della Veglia pasquale

Andrea Cascioli 30/03/2023 15:00

“Fiat lux” in cattedrale. Le decorazioni del Duomo di Cuneo tornano a risplendere dopo l’intervento di restauro, indirizzato in particolare all’ammodernamento dell’impianto elettrico.
 
I lavori, incominciati lo scorso 23 gennaio, sono stati finanziati con un importo di 320mila euro: la Fondazione CRC ha contribuito per 250mila euro, la Regione con altri 70mila. Stamani, alla presenza del vescovo monsignor Piero Delbosco, della sindaca, del presidente di Fondazione CRC Ezio Raviola e delle rappresentanti della Sovrintendenza, si sono riaccese le luci. La tecnologia a led adottata permetterà di risparmiare metà dell’energia elettrica consumata in precedenza, ha spiegato l’architetto Luca Soave, progettista e direttore dei lavori. Sono state scelte lampade che permettono il mantenimento della temperatura e presentano tassi minimi di guasto, nel rispetto dell’equilibrio tra luce e ombra.
 
“La cattedrale ci è mancata in questi mesi” ha detto il vescovo: “Aprire il giorno di Pasqua è quanto mai significativo per la chiesa, in particolare per la Veglia pasquale che faremo sabato 8 aprile alle ore 21”. Il prelato ha ringraziato gli sponsor dell’opera, cofinanziata con i fondi dell’8x1000, e chi ha lavorato all’illuminazione e ai restauri: “La bellezza della cattedrale, una buona luce e un buon ascolto contribuiscono all’azione liturgica”. “Questo è l'inizio di una serie di lavori: prossimamente metteremo mano al tetto” ha annunciato monsignor Delbosco, anticipando l’intervento dell’architetto Soave. La cupola del 1834, affrescata da Giuseppe Toselli, presenta infatti infiltrazioni visibili.
 
L’originaria cappella di Santa Maria del Bosco, priorato dipendente dall’abbazia benedettina di San Dalmazzo di Pedona, è citata per la prima volta in una bolla di Innocenzo IV promulgata il 12 dicembre 1246. Ristrutturata in più occasioni ed esposta a bombardamenti durante i frequenti assedi di Cuneo, assistette anche al crollo della volta nella notte di Natale del 1656. La ricostruzione fu affidata all’architetto Giovenale Boetto di Fossano. Nel 1863-66, per raccordare l’edificio sacro alla vicina piazza, fu realizzata l’attuale facciata, su progetto dell’architetto Antonio Bono. “Attorno alla chiesa di Santa Maria del Bosco - ha ricordato la sindaca Patrizia Manassero - si è sviluppata la città di Cuneo in 825 anni. È il cuore dei momenti più gioiosi e più tristi che caratterizzano la vita cittadina”.
 
Don Mauro Biodo, parroco della cattedrale, ha riferito del ritrovamento delle chiavi della statua di San Pietro: la scoperta è avvenuta proprio durante i lavori, in un solaio. Un evento di buon auspicio, sostiene il sacerdote: “Come le chiavi sono tornate alla statua, così mi auguro che i cuneesi ritrovino la strada per questo luogo. Sperando ci sostengano anche per i lavori futuri di cui la cattedrale ha bisogno”.

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