CUNEO - Il Governo valuta l'ok agli incontri tra amici e ai soggiorni nelle seconde case da lunedì 18 maggio

Le decisioni definitive nei prossimi giorni, dopo la valutazione dei dati epidemiologici a dieci giorni dall'inizio della 'fase 2'

Redazione 13/05/2020 09:26

Via libera agli incontri tra amici e ai soggiorni nelle seconde case (ma solo se nella regione di residenza). Sono alcuni degli allentamenti alle misure restrittive imposte negli ultimi due mesi che il Governo starebbe valutando in vista di lunedì 18 maggio. Il Dpcm attualmente in vigore scadrà infatti domenica, da lì in poi servirà un aggiornamento delle norme. Le maglie, riportano le agenzie Agi e Ansa, sembrano destinate ad allargarsi ulteriormente, ma ogni decisione diventerà definitiva solo dopo la valutazione dei primi dati dei contagi attendibili relativi alla “fase 2”, che secondo quanto riferito dal Ministro della Salute Roberto Speranza a “Di Martedì” su La7 saranno disponibili da domani, giovedì 14 maggio. 
 
Se la curva non evidenzierà risalite, è probabile che da lunedì sarà possibile incontrare gli amici, non più soltanto i famigerati “congiunti” e gli “affetti stabili”. Di conseguenza potrebbe essere abolito l’obbligo di presentare l’autocertificazione per gli spostamenti in occasione di controlli da parte delle forze dell’ordine. Ok anche ai soggiorni nelle seconde case, se nella regione di residenza.
 
Per quanto riguarda gli spostamenti tra regioni diverse, invece, è probabile che il divieto resti in vigore almeno fino al 1° giugno.
 
Per le decisioni definitive, in ogni caso, si attendono comunicazioni da parte del Governo nei prossimi giorni, in seguito alla valutazione della situazione epidemiologica. Decisioni che che saranno poi passate al vaglio delle amministrazioni regionali, alle quali dal 18 maggio sarà concessa autonomia sulle riaperture: in questo senso, per quanto riguarda il Piemonte, si attendono le scelte di Cirio, che ha fatto sapere che il “calendario” delle riaperture per la nostra regione sarà stabilito dopo un ulteriore confronto con il Ministero della Salute.
 

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